SALUZZO - Braccianti della frutta, l'intemerata del Questore: ''Scorrettezza istituzionale da parte di alcuni sindaci''

Firmata ieri la convenzione tra Prefettura e otto comuni per la gestione dei braccianti senza fissa dimora, ma alcune dichiarazioni hanno fatto arrabbiare il capo della Polizia

S.M. 17/07/2020 14:59

È stata firmata ieri la convenzione di partenariato tra la Prefettura di Cuneo e gli otto comuni aderenti (Busca, Costigliole Saluzzo, Cuneo, Lagnasco, Saluzzo, Savigliano, Tarantasca e Verzuolo) per la gestione dell’emergenza sanitaria e di protezione civile in relazione alla concentrazione dei braccianti senza fissa dimora nel territorio del distretto della frutta del Saluzzese.
 
Pochi gli enti locali aderenti rispetto ai comuni interessati, un atteggiamento che già nelle scorse settimane ha indisposto le istituzioni che si stanno adoperando per risolvere il problema, tra cui la Questura che lo scorso 2 giugno ha effettuato un servizio nel parco di piazza Aliberti a Saluzzo, dove 133 migranti sono stati identificati e sottoposti a screening prima di essere ridistribuiti nei comuni limitrofi. A far discutere ulteriormente sono state le dichiarazioni di alcuni sindaci, i quali hanno asserito che i braccianti, oltre a essere stati ricollocati ‘senza preavviso’, rappresentano un pericolo sanitario.
 
Affermazioni che hanno irritato il Questore di Cuneo. “Dicono che sono stati ricollocati senza comunicazione quando nella notte hanno revocato la disponibilità di posti: evidentemente alcuni sindaci devono imparare a fare gli amministratori. - ha detto Emanuele Ricifari in un incontro con i giornalisti -. Registro scorrettezza istituzionale, dire che non abbiamo avvertito è un falso”.Nell’ordinanza letta e commentata il giorno precedente è stato detto che sarebbero stati ridistribuiti soggetti con contratto, senza contratto e con contatti dimostrabili. - ha continuato il capo della Polizia cuneese - Chi svolge la funzione di sindaco dovrebbe saper leggere con più attenzione. Per quanto riguarda l'aspetto sanitario sono stati fatti tutti i controlli necessari”.
 
Intanto la convenzione firmata ieri, che scadrà il 30 settembre 2020, attribuisce alla Prefettura compiti di coordinamento dei comuni resisi disponibili ad ospitare, di pubblica sicurezza e di supporto e impulso per le attività di competenza. Importante novità lo stanziamento da parte del del Ministero dell’Interno di risorse a favore dei Comuni accoglienti a sostegno dell’accoglienza stessa.
 
La convenzione è il terzo documento firmato in materia di stagionali: il 30 giugno 2020 era stato accettato dai ‘soliti’ otto Comuni il protocollo di intesa concretizzatosi nel documento riguardante le modalità operative firmato lunedì scorso (13 luglio). Proprio in quest’ultimo documento si precisa come i comuni debbano assicurare l’individuazione e messa in opera di luoghi e strutture deputati alla collocazione di braccianti agricoli, prioritariamente a coloro che hanno un contratto, e per un massimo di 12 posti (per rispettare il distanziamento sociale).
 
 
 

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