SALUZZO - Calderoni e Dovetta a muso duro: "Preoccupazione per lo stallo in cui versa il Parco del Monviso"

La lettera del sindaco di Saluzzo e del presidente dell'Unione Val Varaita alla Regione: "Le relazioni istituzionali prevalgano sugli equilibrismi partitici"

Redazione 26/04/2021 11:43

Riceviamo e pubblichiamo una lettera firmata dal sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni e dal presidente dell'Unione Montana valle Varaita Silvano Dovetta.
 
Preg. mi
Vicepresidente Regione Piemonte Fabio Carosso
Dirigente Ambiente, Energia e Territorio Vincenzo Maria Molinari
Presidente Comunità del Parco del Monviso Silvia Rovere
 
Il 16 aprile, a due anni dal venire meno dei precedenti amministratori, la presidente Silvia Rovere ha convocato la prima assemblea della Comunità del Parco del Monviso. L’assemblea era convocata (fatto grave, senza allegare la documentazione del relativo ordine del giorno) poiché Pontechianale, che siede di diritto nel CdA del Parco dopo aver nominato un consigliere, l’aveva revocato e sostituito a febbraio 2021.
 
La Regione aveva infatti scritto nei giorni scorsi al Parco del Monviso chiedendo alla Comunità delle aree protette di prendere atto di tale nomina attraverso una designazione formale. La seduta è però saltata per mancanza del numero legale: non pervenuto il tetragono blocco di maggioranza che ha imposto qualche mese fa il cda dell’ente, incurante anche dello sgarbo alla presidente Rovere.
 
Presenti solo Emidio Meirone (Unione del Monviso), Silvano Dovetta (Unione Valle Varaita), Franco Demaria (Città di Saluzzo) e la stessa Silvia Rovere, il Parco del Monviso ha dato l’ennesima prova dell’impasse politica in cui versa l’ente e la Presidente ha pertanto rinviato ad una nuova convocazione che si sarebbe dovuta tenere in questi giorni. Il 22 aprile nuova comunicazione ed altro colpo di scena: “non esistono più i tempi e forse anche la necessità di una ulteriore convocazione”. Toccherà pertanto al Dirigente all’Ambiente, Energia e Territorio Vincenzo Maria Molinari verificare la correttezza delle procedure e sciogliere l’intricata matassa?
 
Non possiamo pertanto che esprimere preoccupazione per lo stallo in cui versa il Parco perché crediamo convintamente che questo ente sia uno strumento importante per la gestione e lo sviluppo del territorio e che le relazioni istituzionali debbano prevalere sempre sugli equilibrismi partitici.

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