CUNEO - “Cuneo prima provincia d'Italia che mette d'accordo le aziende di Federmeccanica e i sindacati"

Venerdì 10 giugno, presso la sede di Confindustria, è stato presentato un progetto di formazione annuale da 24 ore sulle nuove tecnologie

Chiara Carlini 10/06/2022 14:03

“Promuovere una nuova cultura del cambiamento che crei percorsi innovativi di cultura 4.0, è una priorità che ci siamo dati per rilanciare l’economia e sostenere le aziende. Lavoratori e imprenditori, oggi più che mai, sono dalla stessa parte con gli stessi obiettivi di crescita e prosperità per affrontare le sfide del futuro”. Con queste cose parole il presidente di Confindustria Cuneo, Mauro Gola, ha aperto i lavori della tavola rotonda che si è svolta questa mattina, venerdì 10 giugno presso la sala Michele Ferrero della nuova sede cuneese degli industriali.  Oggetto del l’incontro dal titolo “Protagonisti del cambiamento”, moderato dalla giornalista de La Stampa Cuneo Paola Scola, è un accordio aziende-sindacati per realizzare un progetto che metta in campo 24 ore di formazione annuale mirate all'industria 4.0. 
 
“Siamo forse la prima provincia d'Italia che con un accordo mette insieme le aziende di Federmeccanica e i sindacati - spiega Marco Costamagna, presidente sezione meccanica di Confindustria Cuneo con 270 aziende associate e 16 mila addetti - per fare in modo che le 24 ore di formazione annuale previste nel contratto nazionale, siano mirate ad una formazione specifica per l'industria 4.0". 
"Da anni - ha aggiunto - manca personale nel nostro settore, dopo la pandemia il problema riguarda tutti. Il progetto serve anche a valorizzare le risorse interne, guardando agli inevitabili e veloci cambiamenti che ci aspettano".
 
All’incontro con la stampa erano presenti, tra gli altri, la direttrice di Confindustria Giuliana Cirio e i rappresentanti provinciali delle sigle sindacali: Davide Masera, segretario generale della Cgil, Enrico Solavagione, segretario generale della Cisl e Armando Dagna, segretario Uil della Camera sindacale territoriale Asti e Cuneo. Un accordo che dimostra la concreta unità d’intenti e la volontà di creare per un’iniziativa che ha pochi eguali in Italia e che intende valorizzare percorsi formativi rivolti ai lavoratori e coinvolgerli così, nel processo d’innovazione delle imprese. 
 
Piccole e medie imprese, sulle quali pone l’attenzione il segretario generale della Cgil, Davide Masera: “Vanno sostenute e aiutate ad avvicinarsi sempre più alle nuove tecnologie in modo che il mondo del lavoro cresca e diventi sempre più specializzato” ha detto il sindacalista, che però ha voluto sottolineare come “per uscire dalla crisi degli ultimi anni e guardare al futuro sia necessario distaccarsi dalla mentalità che per far competere le aziende sdia necessario pagare poco il lavoro. Al contrario. Si deve valorizzare e certificare il lavoro qualificato e pagare di più l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro”
 
Dell’importanza della concertazione (“più che mai importante per superare le difficoltà di questi anni”) e del rischio da disoccupazione tecnologica (“se non viene specializzato un modo nuovo di  lavorare”) ne parla Enrico Solavagione, segretario generale della Cisl di Cuneo che ha posto l’accento sui vantaggi che l’accelerazione sullo smart working ha portato al mondo del lavoro, ricordando però che “anche in futuro, non dovrà diventare una regola ma dovrà essere utilizzato come strumento straordinario”. Mentre il segretario Uil della Camera sindacale territoriale Asti e Cuneo della Uil, Armando Dagna, sottolinea “l’esigenza di creare le condizioni perché il lavoro sia appetibile. É l’offerta che crea la domanda, non il contrario, e su questo fronte la formazione e le nuove tecnologie oggetto dell’accordo siglato con Confindustria, sono assolutamente necessarie”.

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