SALUZZO - I ragazzi di Saluzzo in piazza per le vittime innocenti di mafia

In piazza Vineis la manifestazione con licei e autorità cittadine. In un “rosario civile” sono stati scanditi i nomi di 1060 vittime, comprese quelle del caporalato

24/03/2022 19:38

Lunedì 21 marzo 2022, primo giorno di primavera, tanti ragazzi che rappresentavano le scuole superiori di Saluzzo si sono riuniti in un grande abbraccio ai familiari delle vittime innocenti di mafia.
 
Nella XXVII Giornata della Memoria e dell’Impegno, allievi del liceo Bodoni, del liceo Soleri e del Denina-Pellico-Rivoira si sono recati in piazza Vineis per prendere parte alla manifestazione. L’attività rientra nel “Progetto Libera: 1992-2022, a trent’anni dalle stragi di Capaci e di Via D’Amelio” promosso dal presidio saluzzese di Libera “Carlo Alberto dalla Chiesa”. Erano presenti all’evento anche autorità cittadine come il sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni e membri della Guardia di Finanza. Dal palco sono stati scanditi i 1060 nomi delle vittime delle organizzazioni criminali. Sono state ricordate tutte in un lungo rosario civile, indispensabile per ricordare l’importanza della lotta contro la criminalità organizzata.
 
I nomi delle persone uccise in tempi recenti erano piuttosto difficili da pronunciare: infatti spesso sono gli stranieri a diventare vittime del caporalato che, nonostante sembri una realtà molto lontana, è presente anche nel Cuneese e attualmente è in corso un processo riguardo a questo fenomeno. Per questo motivo, il motto della giornata è stato “Terra mia, coltura cultura”: solo attraverso la conoscenza e il ricordo delle vittime è possibile combattere la mafia e il caporalato. È stata anche ricordata l’importanza della pace ed è stato rivolto un pensiero ai numerosi cittadini ucraini fuggiti dal loro paese a causa del conflitto in corso. Quest’anno la sede nazionale della Giornata nazionale era Napoli, ma anche l’evento di Saluzzo è stato molto significativo. Si è svolto infatti non lontano da dove è avvenuto l’attentato ad Amedeo Damiano; gli studenti hanno incontrato il figlio Giovanni a scuola e hanno potuto dialogare con lui. Dicono i ragazzi: “La partecipazione da parte di noi studenti è stata sincera. Siamo orgogliosi di aver contribuito al ricordo di persone innocenti”.

c.s.

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