CUNEO - Il Piemonte si candida per la gestione 'fredda' dei vaccini anti Covid

La nostra regione ha nel distretto di Casale uno dei punti nevralgici del settore a livello nazionale

Redazione 21/11/2020 09:23

Durante una conferenza stampa indetta ieri, venerdì 20 novembre, la Regione Piemonte ha fatto il punto della situazione in vista dell'arrivo, si spera imminente, di un nuovo vaccino anti Covid. Su questo fronte, la Regione Piemonte non si limiterà a consegnare al commissario Arcuri il proprio piano per la prima fase di somministrazione messo a punto dalla Pfizer (previsto in consegna a fine gennaio), ma candiderà anche il Distretto del freddo di Casale Monferrato, con le sue 30 aziende del settore della refrigerazione, 2.500 addetti e un miliardo e mezzo di fatturato l’anno, a diventare protagonista a livello nazionale della conservazione e distribuzione sicura del vaccino, che deve avvenire a -80 gradi.
 
Ad annunciarlo insieme al presidente Alberto Cirio il sindaco di Casale, Federico Riboldi, e il casalese Marco Buoni, presidente di AREA (Air Conditioning and Refigeration European Association), che stanno mettendo a punto, insieme a una task force di cui fa parte anche l’assessore regionale alle attività produttive, Andrea Tronzano, un progetto da presentare ad Arcuri per partecipare attivamente alla redazione del piano nazionale.
 
Su indicazione del presidente Cirio – ha dichiarato l’assessore Tronzano - con il sindaco di Casale abbiamo subito creato un gruppo di lavoro all'interno del cluster del freddo che produrrà uno studio entro la prossima settimana e si incentrerà su diverse ipotesi di stoccaggio e trasporto di vaccini che vanno dal -80 al +4 gradi. Naturalmente il dossier è aperto a tutti i contributi delle aziende piemontesi con know how nel settore. Lavoriamo perché il governo scelga anche l'eccellenza piemontese”.
 

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