VERZUOLO - Il sindaco di Verzuolo rilancia la sua battaglia contro la consegna della posta a giorni alterni

Giancarlo Panero scrive ai parlamentari cuneesi e ai rappresentanti di ANCI e Uncem: "Chiediamo che sia garantito il servizio cinque giorni su sette"

Giancarlo Panero

Redazione 28/03/2023 09:34

Riceviamo e pubblichiamo la lettera che il sindaco di Verzuolo Giancarlo Panero ha inviato ai parlamentari cuneesi e ai rappresentanti di ANCI e Uncem.
 
Gentilissimi,
con la presente sono a condividere il mio stupore di fronte ad alcune recenti scelte di Poste Italiane. Recentemente, infatti, l’azienda ha attivato il progetto «Polis – La casa dei servizi digitali». Uno strumento per favorire la coesione economica, sociale e territoriale per i piccoli centri (nei quali abitano 16 milioni di persone) e in particolare a favore degli anziani. Interessati sono 6.933 Comuni. Dei 247 Comuni della Provincia di Cuneo, saranno 228 quelli interessati.
 
Il 16 settembre scorso leggiamo che Poste Pay ha acquistato LIS Holding. Il 30 settembre scorso l’offerta di Poste Italiane sul titolo Sourcesense e sulle azioni di NET INSURANCE promossa da Poste Vita. Poi leggo la nuova pubblicità: “Da oggi l’energia è anche all’Ufficio Postale!”. Infine, il 17 marzo scorso le Poste Italiane lanciano il primo corriere espresso per consegne “fresh”, cioè prodotti alimentari freschi a domicilio. E ancora: il 10 marzo scorso le Poste Italiane hanno raggiunto l’intesa con DHL Group per la partnership strategica nel mercato italiano e internazionale dei pacchi, confermandosi operatori di logistica. I primi 9 mesi del 2022 l’utile operativo delle Poste supera i 2,1 miliardi di euro, il risultato più alto nella storia delle Poste, che ha una lunga storia di ben 160 anni.
 
Sono tutte interessantissime iniziative. Tuttavia, a Verzuolo è dal 2016 che è imposta la consegna della posta a giorni alterni. Quindi i Verzuolesi hanno concorso, a loro discapito, al raggiungimento dell’utile di 2,1 miliardi.
 
Il servizio postale dovrebbe avere un compito fondamentale: consegnare la posta TUTTI i giorni. A Verzuolo hanno perso la loro ragione d’essere? Perciò occorre riformare la legge n. 190 del 23 dicembre 2014 e l’art. 3 comma 7 del Decreto Legislativo del 22 luglio 1999 n. 261 che causa la «grave colpa» di Verzuolo: avere una densità di abitanti inferiore per chilometro quadrato, essendo un territorio molto esteso.
 
Ed, inoltre, conseguentemente al Decreto del 28 giugno 2007, Verzuolo subisce la chiusura di 3 giorni nel mese di Agosto, in quanto è colpevole di non «avere la vocazione turistica». Ancora, vi è la necessità di verificare il «Piano Industriale 24 SI Plus».
 
Sono convinto che Poste Italiane debba realizzare l’innovazione dopo aver svolto pienamente il suo ruolo. Come Amministrazione comunale di Verzuolo, pertanto, chiediamo di ripristinare tutto il servizio postale al fine di superare il disagio causato dall’attuale disservizio ai cittadini ed in particolare agli anziani e alle piccole imprese. Verzuolo con 6.425 abitanti non è un piccolo “Comune” ed è molto esteso: include, infatti, le frazioni di Falicetto, Papò, Chiamina e Villanovetta, la collina e la montagna di San Bernardo e Santa Cristina. Come Amministrazione comunale chiediamo, pertanto, di garantire il servizio universale della consegna della posta quotidiana almeno 5 giorni su 7 e la consegna dei quotidiani 6 giorni su 7. Inoltre, chiediamo la continuità del servizio dell’ufficio, scelta che servirà a riconoscere il qualificato lavoro degli addetti.
 
RingraziandoVi per l’attenzione, restiamo in fiduciosa e cortese attesa di risposta.
 
Il Sindaco di Verzuolo

Giancarlo Panero
 

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