RIFREDDO - 'La circolare Gabrielli uccide la vita sociale nei piccoli paesi'

L'appello del sindaco di Rifreddo Cesare Cavallo, che si rivolge ai neo-parlamentari cuneesi per una modifica alle norme sulle manifestazioni

26/03/2018 15:53

In una lettera aperta che verrà poi inoltrata anche agli indirizzi ufficiali dei neo parlamentari eletti in provincia di Cuneo il sindaco di Rifreddo Cesare Cavallo chiede agli stessi propositi precisi sulla disponibilità ad impegnarsi per la modifica delle norme che regolano la sicurezza e le  somministrazioni di alimenti e bevande durante le feste e le sagre. Nel mirino del primo cittadino rifreddese ci sono, in primo luogo, le circolari “Gabrielli” che impongono a tutte le manifestazioni, indipendentemente dal pubblico che richiamano, l’obbligo del piano per la sicurezza e l’implementazione di misure che comportano dei costi insostenibili e che stanno, di fatto, impedendo l’organizzazione dei piccoli eventi. 
 
Non passa giorno - spiega Cavallo - che il sottoscritto non riceva da una Pro Loco piuttosto che da una parrocchia una telefonata che mi annuncia che il prossimo anno tale manifestazione non si farà più in quanto adempimenti e costi sono ormai del tutto improponibili. Una situazione non più tollerabile che ritengo debba essere rappresentata agli eletti cuneesi nel parlamento nazionale affinché gli stessi possano darci una mano a risolvere o almeno a mitigare gli effetti di queste dissennate misure”. 
 
Più in dettaglio il primo cittadino chiede ai parlamentari cuneesi di impegnarsi per far si che siano eliminate le misure previste dalla circolare “Gabrielli” per le manifestazioni che coinvolgano meno di 5000 partecipanti ed allo stesso tempo si provveda a far intervenire direttamente lo Stato per coprire gli extra-costi generati dalla misure sulla sicurezza per gli eventi maggiori. “Va, infatti, fatto notare - aggiunge Cesare Cavallo - che imporre delle norme a livello nazionale e poi far sopportare il peso economico e la burocratizzazione che ne derivano dalle stesse agli enti locali ed alle piccole associazioni non è sicuramente un bell’esempio di collaborazione tra le realtà che compongono la nostra Repubblica”. 
 
Oltre alla sicurezza il primo cittadino rifreddese punta i piedi anche sulla modifica delle norme in materia di somministrazione di alimenti e bevande in occasione di fiere e sagre. Una normativa che prevede che tutte le pratiche non siano più inviate all'Asl dai comuni ma debbano passare obbligatoriamente dal Suap (Sportello Unico delle Attività produttive) attraverso la compilazione di un modulo online appositamente predisposto. Un modulo composto da ben tre parti diverse che è lo stesso sia per chi deve aprire un bar in centro a Torino sia per chi deve fare una somministrazione di due ore per la polenta di durante il carnevale di Rifreddo e per la compilazione del quale occorre disporre addirittura della
firma elettronica. 
 
Questo tipo di regole - conclude il sindaco di Rifreddo - può andar bene per medi e grandi eventi ma che nella nostra provincia, in cui ci sono associazioni, pro Loco e parrocchie che magari organizzano un solo evento annuale di piccolissime dimensioni, rischia nuovamente di disincentivare pesantemente l’organizzazione di momenti di socialità ed addirittura di far si che queste meritevoli sodalizi spariscono dai nostri paesi”. 
 
Un problema per il quale Cesare Cavallo chiede ai parlamentari cuneesi di interessarsi affinché questi nuovi adempimenti vengano semplificati: magari con moduli ad hoc e che comunque nelle more di questa semplificazione venga prorogata l’entrata in vigore delle stesse almeno fino a dopo l’estate. Il sasso è lanciato. Vedremo adesso cosa ne pensano i parlamentari cuneesi e soprattutto se si riuscirà a ottenere qualche risultato sul tema.

c.s.

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