BROSSASCO - Porta di Valle, il sindaco di Brossasco torna alla carica: “L’Unione Montana fa l’agenzia immobiliare”

Paolo Amorisco critica la decisione di acquistare gli arredi dall’ex gestore per oltre 19mila euro: “Aumentano i dubbi su un progetto con molte lacune”

Redazione 02/01/2024 10:01

Si arricchisce di un nuovo capitolo la polemica tra il sindaco di Brossasco Paolo Amorisco e l’Unione Montana Valle Varaita, a proposito delle vicende che hanno riguardato la Porta di Valle.
 
I locali che hanno ospitato per 17 anni la libreria Segnavia, gestita dalla famiglia Orusa, sono ora sfitti a seguito della rescissione anticipata dal contratto. Sebbene l’Unione Montana abbia confermato alcune manifestazioni di interesse “informali”, il primo bando di gara è andato deserto. Amorisco aveva già esplicitato i suoi dubbi a riguardo, sostenendo che il progetto non abbia favorito quel “circolo virtuoso del turismo” di cui si era parlato per anni in valle Varaita. Di un modello di successo, “oggi replicato anche nelle altre valli del Monviso”, avevano parlato invece i vertici dell’Unione Montana.
 
Il primo cittadino evidentemente non ne è convinto e torna ora a criticare alcuni aspetti dell’operazione portati avanti “con il favore delle vacanze natalizie”: quasi un’eco del “favore delle tenebre” di contiana memoria. Cosa è successo, dunque? “L’Unione Montana Valle Varaita, - spiega Amorisco - con il favore delle vacanze natalizie, ha deciso di comprare gli arredi dall’ex gestore (che ha rinunciato alla gestione prima della scadenza) per un valore di oltre 19.000 euro. Una procedura quanto meno anomala, in quanto è difficile comprendere quale vantaggio potrebbe avere l’Unione Montana Valle Varaita incamerando questi arredi”.
 
C’era da aspettarsi la debacle, aggiunge: “Il bando andato deserto già nasceva carico di funesti presagi. Poca libertà per il gestore, il canone di affitto del bene pubblico da versare a un privato e un’attività turistica decisa da un altro ulteriore soggetto privato. Gli ingredienti per un flop erano tutti presenti e l’immancabilmente flop è arrivato: nessuno interessato”.
 
Il sindaco riprende la replica che gli aveva indirizzato il presidente dell’Unione Montana Silvano Dovetta, un comunicato “farcito di teorie su questa mirabolante rete turistica delle Porte di Valle con decine di potenziali gestori disponibili a credere nel progetto”: “Mi sarei aspettato una soluzione che portasse alla riapertura della struttura in breve tempo. Per il momento gestori non ce ne sono e l’ente pubblico mette mano nuovamente al portafoglio per pagare (direi anche piuttosto bene) l’arredamento all’ex gestore”.
 
“Questa ulteriore debacle sulla Porta di Valle - conclude - non può che aumentare i dubbi su un progetto che fondamentalmente ha molte lacune e, come dimostrano i fatti recenti, non è visto come prioritario da nessun imprenditore del settore. L’Unione Montana Valle Varaita, proprietaria della struttura, da ente promotore delle Porte di Valle si è trasformato nella sua agenzia Immobiliare e ora anche in mercatino dell’usato dei suoi arredi”.

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