SALUZZO - Saluzzo: approvato il progetto 'La Buona Terra'

Ieri i Ministeri dell’Interno e del Lavoro hanno pubblicato la graduatoria dei progetti del bando FAMI per la lotta contro il Caporalato e lo sfruttamento lavorativo in Agricoltura

20/07/2019 13:46

Ieri i Ministeri dell’Interno e del Lavoro hanno pubblicato la graduatoria dei progetti del bando FAMI per la lotta contro il Caporalato e lo sfruttamento lavorativo in Agricoltura. Su 18 progetti in tutta Italia, solo 4 sono stati finanziati. Il progetto la Buona Terra che individua Saluzzo come modello sperimentale di buona pratica, con capofila la Regione Piemonte e partner il Comune di Saluzzo, il Consorzio Monviso Solidale, Confcooperative, Coldiretti e CGIL Piemonte è primo in graduatoria, con 88/100 punti, con un finanziamento di € 1.694.318,39, leggermente ridotto rispetto a quanto richiesto, assorbito con una rimodulazione delle attività  previste nel biennio 2019/2021.  
 
Al secondo posto si trova invece il progetto di Caritas nazionale, che prevede ulteriori risorse per estendere l’accoglienza diffusa altri comuni del saluzzese e rinforzare il presidio Caritas a Saluzzo.
 
Nelle prossime settimane verrà firmata la Convenzione tra Regione e Ministero e inizieranno le attività di progetto. Ma già da subito  Regione, Comune di Saluzzo e gli altri partner si incontreranno per essere già operativi. 
 
Il progetto la Buona Terra interviene in modo strutturale per tutelare i braccianti stagionali e garanzia delle aziende di un’offerta di manodopera qualificata, evitando lo sfruttamento e altre forme di illegalità legate al caporalato. 
 
Ci saranno  attività di informazione, orientamento e  miglioramento dell’accoglienza alloggiativa.  Fondamentale sarà la creazione di uno strumento,  necessariamente informatico, per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro nel settore e offrire ai lavoratori maggiori opportunità di occupazione, alle aziende la coperture delle esigenze di manodopera. Questo garantirebbe la riduzione dell’insostenibile ed eccessivo, per una Comunità come Saluzzo, flusso di persone di cerca di lavoro, che non corrisponde alle necessità reali della frutticoltura del territorio.  
 
Si lavorerà all’informazione sul codice della strada per garantire sicurezza e rispetto delle regole e all’ideazione di forme di trasporto in sicurezza. 
 
Resta centrale in tutte le attività di progetto l’obiettivo di ampliare l’accoglienza diffusa, distribuendo in modo può funzionale e razionale l’ospitalità degli stagionali in tutto l’ampio territorio coinvolto dalla raccolta. Il lavoro comune con l’altro progetto finanziato dai Ministeri del Lavoro e dell’Interno di cui è capofila la Fondazione Communitas con ARCI, attuato nel saluzzese dalla Caritas, rafforzerà il potenziamento della rete dell’accoglienza diffusa con la creazione di 120 nuovi posti, i cui costi saranno condivisi dai due progetti. Allo stesso fine, saranno promosse ancheforme innovative di accoglienza diffusa presso le aziende.
 
“Proprio nella settimana più difficile - dice il Sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni - giungono due riconoscimenti importanti, paradossalmente da due istituzioni oggi rette da formazioni politiche avverse: il protocollo sul collocamento pubblico della Regione Piemonte, siglato il 17 luglio, dove vengono riprese le nostre proposte per l’incontro pubblico tra domanda ed offerta di lavoro stagionale e l’approvazione del progetto “la Buona Terra” sul bando FAMI, finanziato da Ministero del Lavoro e Ministero dell’Interno, che ci accredita a livello nazionale, prendendo atto dell’insostenibile situazione che stanno vivendo una comunità ed un territorio. Un’ulteriore conferma che nelle vicende complesse, mentre la politica si confronta ed a volte si scontra, poi devono sempre prevalere i rapporti Istituzionali, la sussidiarietà con terzo settore, sindacati e imprese e la capacità progettuale”. 


c.s.

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