SALUZZO - Saluzzo, si ripresenta il problema dei lavoratori stagionali: "Frutto di un sistema malato"

Rifondazione Comunista e Potere al Popolo rilanciano la mobilitazione: “Basta soluzioni tampone, servono diritti veri”

21/07/2025 17:04

Riceviamo e pubblichiamo.  Come ogni anno, anche quest’estate, si è ripresentato il problema legato ai lavoratori stagionali che afferiscono alle aziende agricole delle campagne saluzzesi. Situazione problematica sistemica che porta centinaia di lavoratori stagionali con regolare permesso di soggiorno a non sapere dove poter vivere in modo dignitoso in attesa della successiva raccolta o di un possibile accordo con nuovi datori di lavoro. Problema che viene definito come emergenziale, ma che in realtà è frutto di un sistema fondamentalmente malato che colpisce i più deboli ed al quale si cerca di trovare delle toppe con proposte risolutive temporanee e parziali. Toppe che non durano se non una stagione e che portano inevitabilmente l’anno successivo alla situazione che stanno vivendo in questi giorni una settantina di lavoratori costretti a vivere su dei cartoni in un parco pubblico. Potere al Popolo Cuneo ha, per fortuna, fatto riaccendere il dibattito e riportato l’attenzione sulla questione, impegnandosi in prima persona ad ascoltare e assistere i diretti interessati. Giovedì scorso, 17 luglio 2025, hanno organizzato una prima assemblea aperta alla quale abbiamo partecipato come Rifondazione Comunista-Federazione di Cuneo. Un’occasione importante che ha permesso di coinvolgere cittadine e cittadini non propriamente legati al mondo degli “addetti ai lavori” creando un dialogo con i lavoratori stagionali interessati che hanno così potuto condividere le proprie istanze e dare la loro narrazione. Da questo primo momento è nato un nuovo comunicato firmato PaP Cuneo che sosteniamo e condividiamo, il quale invita a ritrovarsi questo mercoledì 23 luglio, ore 20:30, a Saluzzo, parco Gullino. Come Rifondazione Comunista crediamo fondamentale partecipare e unirci a questa lotta condividendone appieno i contenuti che di seguito riportiamo in breve: Analisi delle cause evidenziate Le cause di fondo sono molteplici e interrelate: 
1. una mancata programmazione efficace dei tempi, dei posti e della dignità abitativa, sempre 
schiacciata sulla logica emergenziale. Alla base di un simile atteggiamento delle istituzioni – locali, 
regionali e nazionali -, è importante dirlo, sta la mancata volontà politica di occuparsi seriamente della 
sicurezza abitativa, lavorativa e sanitaria dei lavoratori e aspiranti lavoratori stagionali.
2. mancanza di un reale investimento nella lotta al caporalato, allo sfruttamento del lavoro attraverso 
controlli da parte di ispettorato e forze dell’ordine
3. disinteresse nel vincolare i datori di lavoro stagionale
4. un sistema di domanda e offerta di lavoro inefficiente Proposte:
 
1. Di breve periodo: 
- Aprire il prima possibile i bagni a tutte le ore, non solo al mattino e al pomeriggio 
- Aprire in modo immediato i dormitori già disponibili ma ancora tenuti chiusi. Il Comune 
deve tener fede alle promesse fatte a mezzo stampa. 
2. Di lungo periodo: 
- Incentivi o norme che responsabilizzano i datori di lavoro nella tutela del lavoratore con 
l'accesso a un posto dove poter dormire, mangiare e lavarsi; 
- Una piattaforma online che permetta ai lavoratori della terra del saluzzese di trovare 
lavoro senza bisogno di fare decine di km in bici, peraltro in strade malsicure per ciclisti. Ci auguriamo che l’adesione e la partecipazione tocchi più associazioni, partiti, cittadine e cittadini possibili e che arrivi anche nelle istituzioni, perché la società nella quale crediamo non può girarsi dall’altra parte e far finta che questi problemi non esistano. Lorenza Ameglio, segretaria provinciale PRC

c.s.

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