VERZUOLO - Verzuolo commemora la tragedia della miniera di Marcinelle, dove persero la vita 136 italiani

Sessantaquattro anni fa l’incidente in Belgio. Il sindaco Panero lo ricorda in una lettera all’intendente di Arroyito, città argentina gemellata con il comune cuneese

a.c. 07/08/2020 10:10

 
Sono trascorsi 64 anni da quell’8 agosto 1956 in cui a causa di un incendio nella miniera di carbone Bois du Cazier di Marcinelle, in Belgio, morirono 262 persone.
 
L'incidente è il terzo per numero di vittime tra gli immigrati italiani all'estero dopo quelli di Monongah e Dawson negli Stati Uniti: erano 136, per la metà emigrati dall’Abruzzo. Insieme a loro c’erano 95 belgi, 8 polacchi, 6 greci, 5 tedeschi, 3 algerini, 2 francesi, 3 ungheresi, 1 inglese, 1 olandese, 1 russo e 1 ucraino. A innescare l’incendio nel pozzo I, a 975 metri di profondità, fu una manovra errata nel carico di un ascensore, che portò al taglio dei fili telefonici e di due cavi dell’alta tensione da parte di una putrella sporgente. Il successivo processo si concluse con una sola condanna a sei mesi a carico di un ingegnere della società Bois du Cazier, che da parte sua venne condannata a pagare una parte delle spese e risarcire gli eredi di due vittime che non erano loro dipendenti. In seguito venne raggiunto un accordo.
 
Il sindaco di Verzuolo Giancarlo Panero ha ricordato la tragedia condividendo la memoria in una lettera inviata nelle scorse ore ad Gustavo Ariel Benedetti, l’intendente di Arroyito. Dal 2003 la città argentina della provincia di Cordoba è gemellata con la cittadina della bassa valle Varaita amministrata da Panero.
 
La missiva, consegnata per il tramite di due argentini che erano stati nei mesi scorsi in visita a Verzuolo, è stata anche l’occasione per l’amministrazione verzuolese di dimostrare vicinanza alle preoccupazioni legate alla nuova crisi finanziaria argentina, di condividere i timori causati dal Coronavirus e di “rinfrescare” i rapporti. Tra le proposte avanzate da Panero quella di avviare uno scambio epistolare che, dall’ottobre 2020, coinvolga tutte le scuole di ogni ordine e grado di Verzuolo.

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