CAVALLERLEONE - Cavallerleone, da un allevamento di suini arrivano “miasmi nauseabondi”: un esposto in Procura

Il Movimento Consumatori Piemonte, insieme a un gruppo di cittadini, ha richiesto l’avvio degli accertamenti a carico di un’azienda agricola

Immagine di repertorio

Redazione 22/02/2024 17:30

Sarà la Procura di Cuneo ad occuparsi delle “gravi emissioni maleodoranti” che da tempo un certo numero di cavallerleonesi lamentano da parte di un allevamento di suini, posto a ridosso dell’abitato.
 
“La situazione, già da tempo intollerabile, è peggiorata negli anni” osserva il Movimento Consumatori Piemonte, che insieme a un gruppo di cittadini ha promosso l’esposto nei confronti dell’azienda agricola. L’allevamento si estende su quasi 3 mila metri quadrati e conta migliaia di maiali: “Tutti i tentativi di trovare una soluzione posti in essere dai cittadini si sono rivelati inutili, - lamenta l’associazione consumatori - nonostante l’insalubrità e i rischi alla salute dei cittadini siano noti non solo all’azienda che gestisce l’allevamento” ma anche “al sindaco del Comune, alla Provincia di Cuneo (Settore Tutela del Territorio), all’ASL 1 di Cuneo e all’ARPA Piemonte”. Quest’ultima, aggiungono i promotori dell’esposto, già nel 2019 ha riscontrato “la non rispondenza rispetto alla normativa delle tecniche di stabulazione adottate dall’allevamento, quale possibile causa delle ‘molestie olfattive’, oltre ad altre problematiche nello smaltimento di liquami e, a marzo del 2023, ha accertato che gli episodi di disturbo olfattivo attribuiti all’attività dell’azienda agricola ‘non possono essere considerati come tollerabili’”.
 
Non risulta tuttavia che i rimedi siano stati adottati dall’azienda - così sostiene un consulente tecnico incaricato dai cittadini: “Vane sono inoltre risultate le richieste che, da anni, la popolazione interessata rivolge al sindaco affinché convochi il tavolo tecnico di confronto, organo amministrativo deputato a identificare le possibili soluzioni per eliminare o, qualora ciò non sia possibile, ridurre le problematiche riscontrate”.
 
Alla magistratura si chiede ora di accertare se sussistano ipotesi di reato. Il fascicolo, iscritto nel registro, è assegnato al sostituto procuratore Francesca Lombardi.

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