SAVIGLIANO - In Germania debuttano i treni a idrogeno. La Alstom li sta costruendo anche a Savigliano

L’arrivo dei convogli a emissione zero nel nostro Paese è previsto per fine 2023: la Granda sarà il centro propulsore di questa rivoluzione dei trasporti in Italia

a.c. 26/08/2022 10:43

È silenzioso, veloce ed emette solo vapore e acqua condensata. Si chiama Coradia iLint ed è il primo treno passeggeri interamente a idrogeno: in Germania, dove i test erano stati effettuati quattro anni fa, il primo convoglio è entrato in funzione ieri (giovedì 25 agosto) nel land della Bassa Sassonia. Nella città di Bremervörde è presente l’impianto di rifornimento dell’idrogeno da cui nel prossimo futuro attingeranno anche gli altri 13 treni della LNVG (la società pubblica locale per il trasporto ferroviario), destinati a sostituire quindici treni diesel sulla tratta tra Cuxhaven, Bremerhaven, Bremervörde e Buxtehude.
 
Ma se la Germania si conferma - è il caso di dirlo - “locomotiva d’Europa”, il resto non continente non rimane a guardare. L’Italia infatti avrà il suo Coradia a idrogeno entro il prossimo anno. Se ne stanno occupando i lavoratori dello stabilimento Alstom di Savigliano, fiore all’occhiello del gruppo industriale francese. Il Coradia Stream dovrebbe debuttare per fine 2023 in Valcamonica. Alstom fornirà sei treni a celle a combustibile a idrogeno - con l’opzione per la produzione di altri otto esemplari - a Ferrovie Nord Milano, per un importo di circa 160 milioni di euro.
 
Nello stabilimento di Savigliano - dove negli ultimi vent’anni sono stati costruiti 200 treni ad alta velocità e oltre 600 regionali Coradia - Alstom ha insediato il Centro di riferimento per i treni regionali monopiano Coradia Stream. Nella sede piemontese lavorano un migliaio di addetti e Savigliano, con 328mila metri quadri, si conferma un sito chiave a livello globale per il gruppo che entro giugno 2023 completerà il piano di assunzioni di 300 nuovi addetti. L’azienda ha siglato in totale quattro contratti per treni regionali alimentati a celle a combustibile a idrogeno: due in Germania - in Bassa Sassonia e nell'area metropolitana di Francoforte - e uno in Francia, oltre all’accordo sottoscritto in Italia che prevede la fornitura dei treni per la linea non elettrificata Brescia-Iseo-Edolo, in sostituzione dei vecchi diesel.
 
La versione alimentata ad idrogeno del Coradia Stream sarà equipaggiata con la stessa tecnologia di propulsione a celle a combustibile impiegata sul Coradia iLint, il modello che Alstom ha sviluppato e prodotto tra le sedi di Salzgitter (Germania) e a Tarbes (Francia), che vanta mille chilometri di autonomia, bassa rumorosità e - soprattutto - zero emissioni. Sulla rete tedesca questo treno viaggia a velocità comprese tra 80 e 120 km/h, potendo raggiungere una velocità massima di 140.
 
La Granda come si è detto sarà il centro propulsore di questa autentica rivoluzione dei trasporti. Ma non solo perché nell’impianto di quella che fu fino al 2000 la Fiat Ferroviaria si stanno progettando e costruendo i nuovi treni. Il Piemonte, insieme a Puglia, Friuli Venezia Giulia, Umbria e Basilicata, è stato individuato come una delle cinque “hydrogen valley” italiane. Lo scorso giugno il protocollo sottoscritto a Palazzo Chigi dai presidenti di regione, insieme con i ministri per gli Affari regionali e per la Transizione ecologica, ha avviato un progetto che vale quasi 4 miliardi di euro stanziati tramite il Pnrr.
 
Si inizierà dalla riconversione di aree industriali dismesse, da utilizzare per la produzione di idrogeno. Il protocollo punta pertanto a creare un coordinamento per lavorare in sinergia valorizzando le specializzazioni delle cinque Regioni capofila, che potranno essere messe a servizio dell’intero Paese come esempi da seguire. In questo ambito il Piemonte intende valorizzare la propria eccellenza nei settori della mobilità sostenibile pubblica e privata e della ricerca e sviluppo di modelli produttivi innovativi sostenibili. Sono 28 i siti industriali dismessi che in Piemonte si sono candidati a diventare centri di produzione di idrogeno nell’ambito del censimento avviato nei mesi scorsi dalla Regione: 12 a Torino, 8 a Novara, 4 a Cuneo, 3 nel VCO e 1 a Vercelli.

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