CANALE - Arrestati ad Asti due malviventi autori di furti anche a Canale

Lo scorso gennaio i due, responsabili di diversi 'colpi' anche nell'Astigiano, avevano rubato biciclette e denaro dal negozio 'Pedala Sport'

Redazione 31/03/2020 11:58

I Carabinieri di Villanova d’Asti, in collaborazione con i colleghi di Canelli, hanno arrestato due persone gravemente indiziate di diversi furti in attività commerciali commessi tra il 15 dicembre 2019 e il 15 gennaio 2020. I fermati, a bordo di un’autovettura Alfa Romeo 147 con targa alterata, si recavano presso obiettivi accuratamente selezionati e depredavano i locali. Tra le aree colpite anche la Granda, con “colpi” registrati a Canale, oltre che San Damiano d’Asti, Canelli e Montemagno.
 
L’indagine trae origine da un intervento effettuato a San Damiano d’Asti nella tarda nottata del 6 gennaio 2020 dai Carabinieri della Sezione Operativa del N.O.R. di Villanova d’Asti per un furto patito dall’Oreficeria “Povero” di Piazza Libertà dove due soggetti, di cui uno travisato con una maschera da Spider Man, avevano dapprima messo fuori uso il sistema di video ripresa e poi, con l’ausilio di una mazza ferrata, danneggiato la vetrina antisfondamento, sottraendo oro lavorato per un valore di circa 9 mila euro.
 
La prima ricostruzione dei fatti circoscriveva una dinamica dei fatti analoga a quanto occorso in altre zone nel mese precedente dove due soggetti, di cui uno travisato con la stessa maschera di carnevale, avevano depredato negozi di biciclette, scarpe e supermercati, servendosi in tutte le circostanze di un’Alfa 147 di colore scuro per giungere sul luogo e di un furgone marca Renault di colore bianco per caricare l’ingombrante refurtiva.
 
Particolarmente eclatanti erano stati i due furti consumati la notte di capodanno a Canelli dove in serie erano stati svaligiati i negozi “Bertorello Giovanni Cicli e Ciclomotori” e “DOC Bike”, dai quali erano state rubate sei biciclette a pedalata assistita ed un ciclomotore per un valore complessivo di 11 mila euro.
 
La svolta nelle indagini era successivamente scaturita dall’analisi tecnica svolta dai Carabinieri di Canelli che consentiva di individuare quali lettere della targa fossero state contraffatte, così da risalire alla targa originale riconducibile ad un’Alfa 147 acquistata nel mese di novembre da un noto pluripregiudicato astigiano, già gravato da precedenti per furto.
 
Gli elementi investigativi raccolti, insieme all’attività tecnica di monitoraggio attraverso sistema di GPS e analisi del traffico telefonico delle celle agganciate in occasione dei diversi furti, permetteva di circoscrivere il perimetro criminale dei due autori che, dall’ulteriore comparazione somatica dei fotogrammi dei sistemi di videoriprese con i database in possesso delle forze dell'ordine, si erano resi responsabili di ben sei colpi in un mese.
 
In ordine di tempo gli ultimi due furti sono stati commessi a Canale, ai danni del negozio di un scarpe dove i malviventi, non riuscendo nell’intento per l’allarme scattato nel frattempo, avevano poi dirottato le loro “attenzioni” verso il negozio “Pedala Sport”, trafugando otto biciclette e la somma contante di 700 euro tenuta in cassa.
 
In quest’ultimo caso gli autori erano stati intercettati da una pattuglia della Sezione Radiomobile di Alba ma erano riusciti a fuggire, dopo aver sbattuto contro un guardrail, dannegginado la fiancata dell’Alfa Romeo utilizzata.
 
I due responsabili sono M.A., classe 1974, e G.T., classe 1967, entrambi residenti nell'astigiano e già gravati da precedenti di polizia e penali per reati contro il patrimonio.
 
All’alba di oggi la Compagnia Carabinieri di Villanova d’Asti, coadiuvata dai Carabinieri di Canelli ed Asti, ha individuato nelle loro abitazioni i due indagati, procedendo ad altrettante perquisizioni domiciliari che hanno consentito il rinvenimento della maschera utilizzata, di attrezzi atti allo scasso, dell’autovettura usata per i colpi, sulla cui fiancata ancora erano evidenti i segni del sinistro stradale del 15 gennaio, e di biciclette ancora non rivendute sul mercato nero. Gli arrestati si trovano adesso detenuti presso la case cirondariale di Asti in attesa dell’interrogatorio di garanzia dinnanzi al Gip.
 
 

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