ALBA - Chiedevano 200mila euro per restituire opere d’arte rubate: due tedeschi in manette ad Alba

I preziosi cristalli erano stati sottratti nel 2000 a un museo di Düsseldorf. Ideatore della tentata estorsione un 67enne residente a Gorzegno e noto come ‘l’avvocato’

Brocca a coste in calcedonio, fine XV secolo

Redazione 28/07/2020 12:14

 
Erano in possesso di cinque oggetti d’arte in cristallo, risalenti al XV e al XVI secolo, rubati l’8 febbraio del 2000 dal Glasmuseum Hentrich nel Kunstpalast di Düsseldorf, in Germania. Il valore commerciale delle opere era assicurato per 700mila euro ma loro ne chiedevano 200mila per restituire il maltolto alla direzione del museo.
 
I vertici del Glasmuseum, però, hanno solo finto di sottostare al ricatto e si sono invece rivolti alle forze dell’ordine che dopo un’operazione complessa sono arrivati ai responsabili del fallito colpo: si tratta di due cittadini tedeschi, una donna di 63 anni e un uomo 67enne, quest’ultimo residente da tempo a Gorzegno dove è soprannominato ‘l’avvocato’ perché è solito presentarsi come un esperto di diritto.
 
Dopo alcuni contatti epistolari e telefonici è stato proprio lui a proporre uno scambio fra il denaro e le opere nel Cuneese. Ai primi di luglio, in seguito a un incontro tra il personale dell’ambasciata tedesca e i responsabili del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, scatta la trappola: prima arriva un’ultima richiesta di pagamento, indirizzata al museo da un autorevole esperto d’arte, poi si procede a organizzare lo scambio. Ma nell’hotel del centro di Alba in cui avrebbe dovuto avvenire i carabinieri precedono l’’avvocato’ e lo arrestano insieme alla sua complice, dimorante con lui in un cascinale di Dego in provincia di Savona. All’interno delle due grosse borse che l’uomo aveva portato con sé fin da casa si rinviene la refurtiva: una tazza, un boccale, una brocca e tre coppe.
 
Entrambi si trovano ora in carcere, lei a Torino e lui ad Asti, con accuse di estorsione e ricettazione. Gli oggetti recuperati sono invece custoditi a disposizione dell’autorità giudiziaria dai Carabinieri del Nucleo di Torino, in attesa della formale restituzione alle istituzioni tedesche. Nel corso della successiva perquisizione domiciliare è stato ritrovato un altro pregevole manufatto in cristallo di dubbia provenienza, sul quale sono in corso ulteriori accertamenti.

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