ALBA - Il blitz in un albergo di Varazze sventa un rapimento: tra gli arrestati una 25enne albese

Sei persone in manette nell’operazione condotta dalla Mobile di Savona. L’obiettivo era attirare un imprenditore genovese nell’hotel e sequestrarlo

Redazione 21/11/2020 07:03

 
Avevano predisposto un piano per sequestrare un imprenditore genovese, rinchiuderlo nella stanza di un hotel a Varazze e farsi consegnare un’ingente somma di denaro per la sua liberazione.
 
Un pericoloso progetto criminale sventato solo dalla prontezza degli agenti della Squadra Mobile di Savona, che nel pomeriggio di giovedì 19 novembre hanno arrestato i sei presunti componenti della banda dedita, tra l’altro, anche a un’intensa attività di spaccio di droga. In manette sono finiti quattro uomini e due donne, tutti di nazionalità italiana: tra loro c’è la 25enne Samantha Pluchino, l’unica “di casa” sulla Riviera dove lavorava da tre anni come dipendente dell’hotel La Vela. L’albergo varazzino avrebbe dovuto fare da base logistica per il sequestro, del quale la polizia è venuta a conoscenza nella serata di mercoledì 18.
 
L’obiettivo degli aspiranti sequestratori era il titolare di una società di catering di Genova. L’uomo era stato contattato con la scusa di volergli commissionare un vantaggioso lavoro per la prossima primavera. Era quindi stato invitato a raggiungere nel pomeriggio seguente la sede dell’hotel a Varazze, dove avrebbe dovuto organizzare un evento per numerose persone.
 
In realtà una delle stanze dell’hotel, semideserto in questo periodo anche a causa dell’emergenza sanitaria, era già stata adattata a rinchiuderlo per poi costringerlo con la violenza a consegnare i soldi. Gli agenti della Mobile, in collaborazione con i colleghi della Questura di Genova, hanno monitorato le mosse dei malviventi e predisposto l’irruzione culminata nell’arresto dei sei complici: oltre alla già citata Pluchino ci sono Davide Termine (25 anni), originario di Bari ma residente a Torino, Davide Girlanda (35 anni), torinese, Claudio Isosceli (43 anni), torinese, Bruno Pavese (41 anni), nato ad Alessandria e residente in provincia di Asti, e Viviana Amoretti (28 anni), di Pavia. Ognuno di loro aveva un compito assegnato: le due donne ad esempio erano incaricate di controllare l’hotel sia all’esterno che dall’alto.
 
A riscontro dell’ipotesi di sequestro di persona, le forze dell’ordine hanno rinvenuto due corde, un passamontagna, guanti, fascette contenitive, un lenzuolo e delle pinze che sarebbero dovute servire per immobilizzare la vittima. Inoltre uno degli indagati era armato e portava, occultata nei pantaloni, una pistola funzionante e pronta all’uso. Sono stati rinvenuti nell’albergo, posto sotto sequestro insieme alle auto dei sospettati, anche un'altra pistola, un etto di hashish e 30 grammi di marijuana.
 
Nel corso di altre perquisizioni effettuate in provincia di Torino, con la collaborazione della locale Squadra Mobile, sono state poi sequestrate una pistola a tamburo modificata, una pistola semiautomatica modificata, un chilogrammo circa di marijuana e 65 grammi di cocaina con vario materiale per il confezionamento.

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