NEIVE - In manette altri complici della banda del finto carabiniere: in divisa per rassicurare le vittime anziane

Hanno colpito anche a Neive i componenti del sodalizio criminale che orbitava nel Monferrato. La scusa per entrare in casa? “Siamo tecnici dell’acquedotto”

Redazione 13/07/2023 11:16

I carabinieri del Nucleo Investigativo di Asti hanno eseguito una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale nei confronti di quattro persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di furti e rapine pluriaggravate in abitazione tramite raggiro ai danni di persone anziane in tre diverse regioni. Si tratta di Roberto Vinotti ed Emanuel Olivieri, 40 anni, già detenuti, Angelo Vinotti, 38 anni e Samuel Massa, 39 anni, residente a Torino.
 
La caratteristica era la presenza di un finto carabiniere che si presentava in divisa, per rassicurare le vittime mentre i complici depredavano le loro abitazioni, fingendo di eseguire “controlli idrici”.
 
Uno dei colpi della banda di professionisti del crimine, gravitante soprattutto nel Monferrato, è stato effettuato a Neive: “Questo provvedimento restrittivo - spiegano dal comando provinciale di Asti - costituisce il completamento delle strutturate e complesse indagini svolte dal Reparto operante a partire dallo scorso mese di gennaio e che hanno già consentito, il 16 maggio, di arrestare 7 componenti del gruppo criminale, coinvolti in 18 episodi delittuosi in danno di anziani commessi spacciandosi per tecnici dell’acquedotto”.
 
Le successive indagini hanno portato all’identificazione di due nuovi componenti del sodalizio e alla scoperta di 13 raggiri commessi in aprile e maggio in Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna, in alcuni dei quali i truffatori si sono presentati come carabinieri. Per alcuni fatti è stata contestata la rapina pluriaggravata per l’accertato uso di sostanze urticanti. Nel complesso, i proventi delle illecite attività predatorie contestate agli indagati sono di circa centomila euro.
 
Oltre che a Neive, le rapine sono state portate a termine nell’Astigiano ad Asti, Bruno, Castell'Alfero, Camerano Casasco, nell’Alessandrino sul territorio dei comuni di Valenza e Cereseto, a Caresana e Prarolo in provincia di Vercelli e fuori regione a Pecetto di Villanova D'Ardenghi e Garlasco (Pavia), nonché a Poviglio (Reggio Emilia) e Calendasco (Piacenza).

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