Oltre trenta volontari del Coordinamento Territoriale della Protezione Civile, insieme ai vigili del fuoco, hanno scandagliato senza esito l’asta del Tanaro. È trascorsa la prima giornata di ricerche, ma non si trova ancora nessuna traccia del tredicenne di origine senegalese, residente a Bra, scomparso nelle acque a Verduno il 22 aprile. I soccorritori lo avevano cercato per una settimana, in primavera. Un’operazione complicata dalle piogge che avevano reso impetuose e limacciose le acque del fiume. Nemmeno con i droni, gli elicotteri e l’uso di un ecoscandaglio si era riusciti a individuare qualche pista utile. A maggio un ulteriore tentativo, dopo il ritrovamento di un capo d’abbigliamento che si pensava potesse appartenere al ragazzo o a Daniele Romero, un altro scomparso. Ora, su richiesta della famiglia del giovane, la Prefettura ha chiesto di ricominciare a perlustrare le anse in un raggio di circa trenta chilometri, da Verduno fino al confine con la provincia di Asti. Si vorrebbe infine restituire un corpo ai suoi cari, ma non sarà impresa facile. La sparizione di Abdou Ngom era stata considerata all’inizio un tragico incidente, ma ad agosto le indagini hanno portato a ipotizzare un gesto volontario, da parte di un amico che lo avrebbe spinto in acqua. Ora il ragazzo, quindicenne di origine magrebina, è indagato dalla Procura dei minori. Le ricerche proseguiranno fino a domenica 7 settembre.