MONFORTE D'ALBA - Patteggia tre anni l’uomo che investì cinque turisti a Monforte d’Alba, uccidendo una donna

Il 43enne di Carrù era alla guida di un Suv: nel sangue un tasso alcolico più di tre volte superiore al consentito. Morì la 67enne torinese Fiorangela Ghilio

in foto: Fiorangela Ghilio, la donna travolta e uccisa a Monforte d'Alba

a.c. 26/01/2022 19:56

Ha patteggiato la condanna a tre anni di reclusione il 43enne Eraldo Dotto, l’automobilista che il 25 settembre 2020 investì cinque turisti nel centro di Monforte d’Alba, provocando la morte di una donna.
 
La sentenza è arrivata nella giornata di ieri, martedì 25 gennaio, al termine del processo celebrato con rito abbreviato davanti al tribunale di Asti. L’accusa nei confronti dell’imputato, autotrasportatore 43enne di Carrù, era di omicidio stradale aggravato dall’ebbrezza alcolica, reato per cui è prevista una pena da 2 a 18 anni.
 
Il giorno della tragedia l’uomo era alla guida di un Suv Mercedes. Perdendo il controllo del veicolo, finì per schiantarsi di fianco al dehor di un bar in piazza Umberto I. Sulla traiettoria dell’auto, purtroppo, si trovava un gruppo di gitanti: la 67enne torinese Fiorangela Ghilio perse la vita il giorno stesso. Il compagno della vittima fu ricoverato all'ospedale di Verduno, così come un sessantenne turista belga, mentre una coppia di tedeschi finì all'ospedale di Cuneo. Le successive analisi del sangue avrebbero dimostrato che Dotto aveva un tasso alcolemico pari a 2,10 g/l, più di tre volte al di sopra del limite. 
 
L’automobilista era stato fermato dai carabinieri e sottratto all’aggressione di alcuni presenti. Oltre alla guida in stato di ebbrezza la Procura di Asti, nella persona del sostituto procuratore Gabriele Fiz, gli contestava l’eccesso di velocità e l’uso del telefonino. Dopo l’arresto ha già scontato sei mesi ai domiciliari. Si prevede anche un risarcimento, di importo riservato, frutto della trattativa tra l’assicurazione di Dotto con le vittime e i familiari della donna uccisa. “La sentenza chiude una vicenda tragica e dolorosa per tutti - commenta l'avvocato dell'automobilista, Alessandro Viglione -: la vittima, i familiari e per il mio assistito che ne è uscito sconvolto. Inizierà ora un percorso di recupero: l'affidamento in prova ai servizi sociali. Per un reinserimento sociale e la riabilitazione personale”.
 
Fiorangela Ghilio è stata sepolta a Bosconero, nel Torinese. Grande amante della bici, era da tempo socia di FIAB Torino Bici & Dintorni, associazione attiva già dagli anni Ottanta per incentivare l’uso della bicicletta nell’ambito quotidiano. All’indomati della tragedia venne lanciata in suo nome la petizione “Vogliamo strade sicure e vivibili nelle Langhe” per richiedere dissuasori fisici nei centri abitati, maggiori tratti ciclabili e lo stop ai mezzi pesanti che attraversano i paesi.

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