BARBARESCO - Più di 300mila euro sottratti a due anziani fratelli, in manette la badante

La 44enne macedone si era fatta intestare un appartamento a Guarene, dopo un incontro in casa di riposo. I “prelievi” hanno insospettito la commercialista di famiglia

Redazione 14/07/2025 12:23

Una badante 44enne di nazionalità macedone, dimorante ad Asti, è in carcere per circonvenzione d’incapace all’esito di una serie di accertamenti e riscontri effettuati dai carabinieri di Neive. La donna è accusata di essersi approfittata di due anziani fratelli, una donna di 87 anni e un uomo di 93 anni, facendosi intestare fra l’altro un appartamento che il novantatreenne aveva acquistato a Guarene nel settembre 2024. L’incontro tra il novantatreenne e la badante era avvenuto nel 2023 all’interno di una casa di riposo, dove lui all’epoca risiedeva. Nel 2024, l’uomo aveva lasciato la residenza per raggiungere la sorella in un appartamento di proprietà a Barbaresco. La badante si era dichiarata disposta ad assistere entrambi gli anziani, previa regolare assunzione, avvenuta dal marzo dello stesso anno. Fin dall’inizio della sua attività, la 44enne aveva lamentato difficoltà nel raggiungere l’abitazione dei due fratelli. Secondo gli inquirenti, abusando dei bisogni e dello stato d’infermità dei due anziani li avrebbe indotti ad acquistare e successivamente a farsi intestare l’appartamento in Guarene. Nel frattempo la commercialista di famiglia, insospettitasi, aveva rilevato un danno al patrimonio dei due anziani ammontante a circa 365.000 euro. Oltre all’appartamento acquistato, c’erano altre cessioni in denaro ad un ritmo di circa mille euro ogni dieci giorni. I parenti e la professionista hanno segnalato l’accaduto ai Carabinieri della stazione di Neive. I militari avevano già avuto modo di visitare l’alloggio dei due fratelli durante una campagna antitruffa promossa dal comando provinciale dell’Arma. In quell’occasione avevano verificato il precario stato di salute e l’abbandono dei due ottuagenari, rilevando altresì l’insalubrità degli ambienti. Ciò aveva consentito di attivare indagini mirate, allertando i servizi sociali territoriali. La Procura della Repubblica di Asti ha delegato riscontri anche di natura contabile ed amministrativa a carico della badante macedone. All’esito degli stessi, l’autorità giudiziaria ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita lo scorso 4 luglio. L’indagata è stata quindi tradotta in carcere a Torino. 

Notizie interessanti:

Vedi altro