Il Tanaro non vuole restituire le spoglie di Abdou Ngom, il tredicenne inghiottito dalle acque a Verduno lo scorso 22 aprile e mai più ritrovato. Ci avevano provato i soccorritori nelle prime ore e poi nei giorni successivi, per una settimana. Si è tornati a cercare tra le anse anche a maggio, dopo il ritrovamento di un capo di vestiario. Nessuna traccia. Questa settimana, a partire da giovedì, la macchina del soccorso si è mobilitata di nuovo, su richiesta della Prefettura alla quale si erano rivolti i genitori, una coppia senegalese residente a Bra che ha anche altri tre figli. Alle quattro giornate di ricerca hanno partecipato 218 volontari, rappresentando tutti gli 11 COM della provincia di Cuneo: “Definiti ‘meravigliosi’ anche dal direttore del Vigili del Fuoco, sono stati professionali, diligenti e molto precisi, dimostrato la grande forza del volontariato” commenta al termine delle operazioni il Coordinamento Territoriale della Protezione Civile. “Purtroppo con tanta amarezza, non si è riusciti a ritrovare il ragazzo” conclude il coordinamento, ringraziando “per l’egregio lavoro svolto” tutti i volontari, ma soprattutto i due responsabili logistici Salvatore Terranova e a Delfino Tribaudino “che per tutti questi giorni ‘sono stati sul pezzo’, seguendo tutte le operazioni in modo costante e attento”. Un grazie che arriva “anche da parte della famiglia di Abdou”.