BRA - Assassinata in casa la pastora etiope Agitu Ideo Gudeta: fu premiata a Cheese da Carlo Petrini

L’omicida, un ex dipendente, ha confessato. Dopo la fuga dall’Etiopia, la donna aveva avviato un allevamento di capre in Trentino e collaborava con Slowfood

a.c. 30/12/2020 11:25

 
È finita vittima di un terribile omicidio la pastora etiope Agitu Ideo Gudeta, 42 anni, da dieci in Italia dove aveva fondato l’azienda agricola La Capra Felice sulle montagne del Trentino ed era divenuta un simbolo di integrazione e di tutela del patrimonio agropastorale.
 
Per questa sua attività, nell’edizione 2015 di Cheese a Bra, era stata premiata dal presidente di Slowfood Carlo Petrini come campione della “resistenza casearia”. Originaria di Addis Abeba, era emigrata a 18 anni dopo essere stata più volte minacciata per il suo impegno contro il land grabbing delle multinazionali in Etiopia. Giunta in Italia aveva studiato sociologia e si era trasferita a Valle San Felice e poi a Villalta di Frassilongo, in provincia di Trento, dove allevava capre a rischio di estinzione della varietà pezzata mochena e gestiva un caseificio e un agriturismo.
 
Qui intorno alle 17,30 di ieri, martedì 29, è stata ritrovata cadavere nella sua abitazione. Gli inquirenti hanno subito individuato l’arma del delitto, una mazzetta di medie dimensioni, con la quale erano state inferte le ferite mortali alla testa. Nella notte ha confessato il delitto un 32enne ghanese di nome Adams Suleimani, ex dipendente dell’azienda agricola, che viveva nella stessa abitazione al primo piano: il movente, secondo quanto riferito, sarebbe il mancato pagamento di una mensilità di stipendio. Suleimani ha raccontato di aver colpito la vittima in camera da letto e di averla violentata mentre era agonizzante a terra. In un primo tempo gli inquirenti avevano interrogato anche un 53enne della zona, vicino di casa della Ideo Gudeta, che dopo la denuncia di lei era stato condannato nel 2018 per stalking: il vicino è risultato però estraneo a ogni coinvolgimento nel brutale assassinio.
 
L’associazione Slowfood, con cui la pastora collaborava da anni, ha espresso il proprio cordoglio sul sito ufficiale: “Troveremo presto il modo per ricordarla e per portare avanti l’esempio del suo lavoro, del suo impegno, per far conoscere la sua storia”. Lo scorso anno Ideo Gudeta era stata anche tra i candidati del premio Luisa Minozzi - Ambientalista dell’anno di Legambiente, vinto dai soci-lavoratori della cartiera Pirinoli di Roccavione.

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