MONTICELLO D'ALBA - La tragedia di “Davide”, morto per salvare il suo negozio dalle fiamme a Monticello d’Alba

Il commerciante, un 36enne, lascia tre figli minorenni in Cina. Viveva da anni a Santa Vittoria con la moglie: “Una persona corretta, onesta e simpatica”

in foto: un'immagine dello stabile che ospitava l'Ipershop Express, sulla Statale 231

Andrea Cascioli 24/09/2023 16:21

È morto nel tentativo di salvare dalle fiamme il suo negozio, dopo che una donna vi aveva appiccato il fuoco per allontanarsi con qualche articolo di merce rubata. È successo martedì scorso, all’Ipershop Express di Monticello d’Alba: ieri, sabato 23, si è diffusa la notizia dell’arresto della ladra-piromane, una donna bulgara residente nell’area di Canelli, in provincia di Asti, dove già il 14 settembre si era verificato un episodio analogo. Ad andare in fiamme era stato un magazzino di scarpe nel centro commerciale “Il Castello”, ma nessuno ne aveva subito le conseguenze.
 
Questa volta il furto è finito in tragedia. L’obiettivo era un “bazar” di articoli per la casa e prodotti per l’igiene lungo la Statale 231, nell’area industriale-artigianale del paese roerino. La vittima, Jie Hu, un cittadino cinese di 36 anni, viveva a pochi chilometri da lì, nella vicina Santa Vittoria d’Alba: in paese tutti lo conoscevano come Davide, aveva una moglie che lo aiutava a mandare avanti il negozio e tre figli minorenni che vivono con i parenti in Cina. “I bambini tornavano qui ogni estate, con i suoceri o i genitori di Davide. Lui aveva anche provato a inserirli a scuola, ma non si erano ambientati” racconta Bruno Busso, il proprietario dell’alloggio che la coppia affittava in via Alba. Davide viveva in Italia già da una quindicina d’anni: “Una bravissima persona, corretta, onesta e simpatica. Spero che l’azienda vada avanti, perché le notizie non sono incoraggianti” aggiunge il signor Busso.
 
Il capannone in effetti è stato consumato dalle fiamme: ai vigili del fuoco sono servite ore per spegnere quell’incendio. Solo dopo ci si è accorti che all’interno c’era il corpo senza vita del titolare. Pare che fosse rientrato con un estintore per cercare di contenere il rogo, forse temeva che qualcuno fosse rimasto nei locali ormai invasi dal fumo. Sua moglie, intossicata, è stata soccorsa dal 118 e ricoverata nell’ospedale di Verduno: non è in pericolo di vita. Sui gruppi Facebook di Santa Vittoria e Monticello in molti dedicano un pensiero ai due commercianti, definiti “gentili, molto discreti e grandi lavoratori”: “È un grave lutto anche per la nostra comunità”.

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