POCAPAGLIA - Nei guai un’azienda di Pocapaglia: stava per spedire illegalmente 350 tonnellate di rifiuti

Sedici container in partenza per la Turchia sequestrati dai carabinieri nel porto di Genova. La Procura ipotizza il coinvolgimento di quattro persone nel traffico

Redazione 28/05/2021 16:31

 
I Carabinieri del NOE di Genova, con la collaborazione del Comando Provinciale di Genova e di funzionari dell’Agenzia delle Dogane, hanno sottoposto a sequestro 16 containers di rifiuti diretti in Turchia in esecuzione di provvedimento emesso dall’autorità giudiziaria genovese.
 
Si tratta di rifiuti, dichiaratamente costituiti da imballaggi misti, prodotti da una società di Pocapaglia operante nel settore del recupero di rifiuti, che avrebbero dovuti essere ritirati e gestiti da altra ditta specializzata di Artogne (BS) e solo successivamente spediti in Turchia.
 
Il carico ha un peso totale di circa 350 tonnellate e un valore indicativo di 85.000 euro. Durante le fasi dei controlli presso il Porto di Genova l’Agenzia delle Dogane ha evidenziato gravi irregolarità, impedendone l’esportazione. Le principali anomalie riguardano le movimentazioni dei rifiuti stessi che avrebbero dovuto raggiungere inizialmente il sito bresciano, mentre in realtà non vi sono transitati e sono giunti direttamente nel Porto di Genova. I documenti necessari per movimentare i rifiuti, di conseguenza, sono stati compilati in maniera errata per mascherare i reali spostamenti violando il generale principio di tracciabilità del rifiuto.
 
Allo stato, la Procura di Genova-Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo  ha ipotizzato il coinvolgimento di 4 persone per il reato di attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti proprio in riferimento alla tracciabilità dei rifiuti nonché alla loro classificazione e più in generale alla loro gestione.
Per comprendere i potenziali rischi ed evidenziare con precisione le responsabilità sono stati, inoltre, compiuti ulteriori accertamenti mediante perquisizioni presso le società coinvolte ove è stata acquisita copiosa documentazione, tuttora al vaglio.

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