Durante la grande manifestazione “Cheese” realizzata a Bra dal 19 al 22 settembre, il personale dei Carabinieri del Nucleo Investigativo Polizia Ambientale ed Alimentare (NIPAAF) del Gruppo Forestale di Cuneo e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Cuneo (NIL) ha svolto alcuni controlli nei rispettivi settori di competenza. In particolare, per i reparti specializzati in materia agroalimentare e di tutela dei rapporti di lavoro, sono state sottoposte a verifiche sia le attività di espositori di ditte produttrici di formaggi giunti a Bra per l’evento, che quelle stanziali del centro cittadino. Dai controlli che sono stati svolti dai militari del NIPAAF in materia agroalimentare è emersa la violazione della normativa in materia di etichettatura e tracciabilità degli alimenti che ha portato al sequestro di 7 kg complessivi di prodotti tra cui anche del formaggio fresco, poiché posto in vendita in assenza di etichettatura. Inoltre, all’interno di alcuni locali, sono stati trovati diversi prodotti scaduti quali carne, mozzarelle, pasta per pizza, lievito e latte. Dalle verifiche inerenti il settore della tutela del lavoro, è emerso l’impiego di tutti e tre i lavoratori “in nero” da parte di una ditta di cibo “street food”. I militari del NIL hanno allora sospeso la ditta, come previsto dalla vigente normativa, disponendo l’allontanamento degli stessi lavoratori che, vista l’assenza di contratto, non risultavano in regola neppure sotto l’aspetto della sicurezza sui luoghi di lavoro e pertanto erano completamente esposti a rischi. Sono tuttora in corso gli accertamenti sui lavoratori occupati dalle restanti aziende che sono state controllate nel corso dell’evento. A garanzia della tutela e della sicurezza dei consumatori finali, i prodotti irregolari sono stati posti sotto sequestro e interessate le autorità quali Asl e ICQRF di Torino, al fine di consentire l’adozione dei provvedimenti di competenza. Complessivamente, i controlli hanno portato a diverse contestazioni di sanzioni amministrative per un totale di 23.033 euro, all’adozione di un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per lavoro nero e al sequestro di 7 kg di alimenti per violazione della normativa in materia agroalimentare.