VEZZA D'ALBA - Revocati gli arresti per sindaco e vicesindaco di Vezza d’Alba

Corruzione, truffa allo Stato e turbativa d’asta tra i reati ipotizzati. Entrambi hanno già rassegnato le dimissioni: il comune roerino è commissariato

Redazione 21/12/2022 19:00

Sono stati revocati in giornata, all’esito dell’interrogatorio di garanzia davanti al gip di Asti, gli arresti domiciliari nei confronti della sindaco e del vicesindaco dimissionari di Vezza d’Alba.
 
Carla Bonino e il suo vice Giuseppe Steffanino erano soggetti alla misura cautelare dallo scorso mercoledì 14 dicembre, a seguito dell’operazione “Feudo 2” condotta dalla Guardia di Finanza. A carico dei due amministratori e di altri quattordici indagati, tra cui il sindaco di Montaldo Roero Fulvio Coraglia e l’ex sindaco di Santo Stefano Roero Renato Maiolo, si ipotizzano una serie di reati: corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, truffa aggravata ai danni dello Stato, turbativa d’asta, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.
 
Al centro dell’inchiesta un sistema di favori che i sindaci dell’Unione dei Comuni del Roero, in fase di scioglimento, avrebbero avallato per consentire a professionisti e imprenditori “amici” di ottenere appalti e consulenze. Dagli atti emerge, nel complesso, un danno erariale quantificato in un milione e mezzo di euro, somma equivalente al sequestro di beni operato nei confronti degli indagati.
 
Giovedì scorso il prefetto Fabrizia Triolo ha sottoposto a commissariamento il comune di Vezza d’Alba, conferendo al suo vice Francesco D’Angelo i poteri del sindaco e della giunta. Ieri, martedì 20, la sindaco Bonino aveva presentato le dimissioni. Il vicesindaco e assessore Steffanino ha fatto altrettanto questa mattina.

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