CERVERE - Si fingevano addetti dell'acqua per truffare e derubare anziani: arrestati in tre

I tre, padre e due figli, sono residenti a Carmagnola: avevano colpito anche a Cervere e Pagno

Redazione 11/05/2023 13:24

Nella giornata di oggi, giovedì 11 maggio, a Carmagnola, i Carabinieri dal Nucleo Investigativo di Asti, supportati da personale del Comando Provinciale di Torino, del 1° Reggimento “Piemonte” di Moncalieri e dai militari delle Compagnie di Villanova d’Asti e Canelli, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Asti, su richiesta della locale Procura, nei confronti di tre persone. I tre uomini, padre sessantenne e due figli trentenni, tutti dimoranti a Carmagnola, sono ritenuti responsabili di far parte di un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti e rapine in abitazione in particolare in danno di vittime deboli come le persone anziane. I malviventi avevano colpito anche in provincia di Cuneo, in particolare a Cervere e Pagno.
 

Le indagini, condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo, attraverso servizi di pedinamento e osservazione, l’analisi di numerosi filmati di videosorveglianza, riconoscimenti fotografici e attività tecniche, hanno permesso di identificare i tre presunti autori dei reati commessi con la tecnica del “finto addetto dell’acquedotto”, i quali a bordo di un’Alfa Romeo Giulietta, pesantemente modificata per incrementarne sensibilmente le prestazioni, hanno portato a segno numerosi colpi a partire dal 2022 non solo nel territorio piemontese, ma anche in altre regioni limitrofe.
Sedici gli episodi contestati, commessi tra settembre 2022 e gennaio 2023 sul territorio piemontese, lombardo ed emiliano.
 

Il consolidato modus operandi emerso nel corso delle indagini vedeva i presunti autori qualificarsi come tecnici dell’acquedotto che, una volta guadagnato l’accesso nelle case delle vittime, riuscivano ad ingannare le anziane vittime sottraendo loro oggetti preziosi e denaro. In alcuni dei sedici eventi è stato contestato il reato di rapina aggravata, in quanto gli indagati, durante l’azione criminosa, utilizzavano sostanze urticanti (sostanze alla capsaicina o simili) i cui effetti aggravano lo stato di vulnerabilità delle vittime.
 

Al termine delle operazioni i tre arrestati sono stati condotti presso la Casa di Reclusione di Asti.

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