CUNEO - Accuse di calunnia per un editore cuneese

Il processo scaturisce da una precedente querela per appropriazione indebita contro il presidente della Stella spa, allora al vertice del ‘Giornale della Liguria’

a.c. 28/11/2019 19:05

 
Nasce da una precedente controversia legale davanti al Tribunale di Genova il processo per calunnia a carico del 46enne cuneese D.R., presidente della società editoriale Polo Grafico spa con sede a Mondovì. Il gruppo pubblicava le edizioni regionali de Il Giornale per il Piemonte e la Liguria, in seguito accorpate nell’attuale Il Giornale del Piemonte e della Liguria.
 
L’attuale procedimento avviato dal Tribunale di Cuneo scaturisce proprio da una vicenda riguardante il “dorso” ligure del quotidiano fondato da Indro Montanelli e vede come parte offesa l’industriale verzuolese 68enne G.C., presidente della Stella spa di Cuneo nonché del Giornale della Liguria nel periodo compreso tra marzo 2013 e dicembre 2014. L’imprenditore era stato querelato per appropriazione indebita da D.R., succedutogli al vertice del CdA del quotidiano, per aver prelevato da un conto corrente intestato al Giornale della Liguria la cifra di 12700 euro circa.
 
Si trattava, ha spiegato in aula G.C., di una somma dovuta in pagamento degli interessi per i prestiti obbligazionari sottoscritti in favore del quotidiano: "Alla scadenza del prestito, D.R. mi disse che non poteva rimborsarmi per le quote sottoscritte. Mi scrisse allora una mail proponendomi di prelevare i soldi dal conto del giornale, con la garanzia che il Polo Grafico li avrebbe poi rimborsati”.
 
L’imprenditore ha aggiunto di essersi dapprima opposto alla soluzione prospettata, ma di aver poi accettato a fronte delle insistenze di D.R. e della sua disponibilità a firmargli una liberatoria. L’assegno, incassato nell’aprile 2014, sarebbe stato peraltro restituito con gli interessi a marzo 2016: “Sapevo che il quadro finanziario del Giornale della Liguria era preoccupante e che in caso di fallimento quell’assegno sarebbe potuto sembrare un’appropriazione indebita. Perciò, su consiglio dei miei legali, avevo deciso di chiamarmi fuori” ha spiegato l’allora presidente. Tutto ciò non è bastato comunque ad evitargli la querela, presentata a gennaio 2017 e conclusa con l’archiviazione e il rinvio a giudizio di D.R. per calunnia.
 
Sul perché D.R. abbia deciso di denunciare il suo predecessore per aver fatto qualcosa che lui stesso gli aveva suggerito si è espresso l’imputato: “Dopo essere divenuto presidente del Giornale della Liguria dovevo tutelare la posizione della società. Non mi ricordavo di quel bonifico, ma poi si pose il problema di giustificarlo sul piano contabile e il mio avvocato mi consigliò di presentare querela”.
 
Oltretutto, ha precisato D.R., l’idea di un prelievo dai conti del quotidiano era solo una sorta di ipotesi di scuola avanzata “a fronte delle lunghe insistenze e dei solleciti” dell'altro: “Siccome ai tempi non avevo la possibilità di rimborsarlo, gli ho scritto che avrebbe potuto adottare questa soluzione e contare poi sulla tesoreria di gruppo del Polo Grafico. Ma era un caso limite: non mi aspettavo che lo facesse davvero e il mio suggerimento non poteva influire sulla decisione di G.C.”.
 
Al termine dell’udienza, il giudice ha disposto il rinvio al 6 marzo 2020 per la discussione finale.

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