Dall'inizio di settembre i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese hanno già recuperato 23 cercatori di funghi dispersi o infortunati, di cui due deceduti, nel territorio montano regionale. "Il dato in sé non è allarmante se consideriamo che complessivamente erano stati recuperati 61 fungaioli nel 2024 e 97 nel 2023, ma è un segnale di allerta per tutti gli appassionati di micologia che nel corso dell'autunno si cimenteranno nella cerca", spiegano dal Soccorso Alpino. Se si analizzano i motivi che hanno provocato gli incidenti, infatti, si osserva che dieci di essi sono stati causati da cadute o scivolate, tre da perdita di orientamento e tre per problemi fisici legati a stanchezza o malori. Uno degli aspetti più determinanti nella prevenzione è l'utilizzo di calzature idonee all'attività, cioè scarponi da montagna al posto degli stivali di gomma per ridurre più possibile il rischio di scivolate. "Per limitare le perdite di orientamento può essere utile utilizzare la tecnologia GPS e, soprattutto, comunicare con precisione a qualcuno l'area in cui ci si vuole recare anche per aiutare i soccorritori in caso di operazioni di ricerca dispersi. Infine, in virtù dell'aumento dell'età media dei cercatori di funghi, è opportuno commisurare lo sforzo fisico alle proprie condizioni fisiche generali e di allenamento", continua il Soccorso Alpino regionale. Per diffondere la cultura della prevenzione tra i cercatori, sabato 20 e domenica 21 settembre il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese parteciperà alla Mostra Nazionale del Fungo a Ceva. Sarà presente uno stand dove incontrare i soccorritori e ricevere informazioni e consigli, mentre alle 11 di domenica 21 settembre sul palco della piazza centrale verrà illustrata la campagna "Funghi sì, rischio no" coordinata dal SASP con il Gruppo Micologico Cebano.