CUNEO - Altra condanna per il picchiatore del Movicentro: aveva ignorato il daspo urbano

Il ghanese è già stato condannato per aver preso a sassate un autista di bus e per aver buttato dalle scale un poliziotto. Stavolta ha rimediato otto mesi di arresto

Andrea Cascioli 03/01/2024 19:10

Si tratta di un personaggio noto nell’area della stazione di Cuneo e altrettanto noto, ormai, alle cronache giudiziarie. Bilal Awudu, ghanese, in Italia come richiedente asilo, dall’inizio del 2023 è già stato condannato per resistenza a pubblico ufficiale e poi per lesioni. In questa seconda occasione il giudice gli aveva revocato il beneficio della sospensione condizionale, concesso in tre precedenti sentenze dal tribunale.
 
L’ultima condanna dell’anno l’ha rimediata per fatti più lievi rispetto ai precedenti: un’inosservanza del daspo urbano, a cui era già soggetto nel giugno del 2022, con l’obbligo di non avvicinarsi alla zona della stazione. Al giugno di due anni fa risale il controllo effettuato da una pattuglia di carabinieri nel sottopasso del Movicentro, dove il senzatetto era stato fermato: “Gli è stato contestato il daspo urbano, ma lui da subito ha fatto capire che non gli interessava che il provvedimento fosse in atto. Poco dopo si è allontanato verso corso Giolitti”. Questo il racconto dei fatti reso in aula dall’appuntato scelto Davide Porcheddu.
 
A fronte dell’ulteriore denuncia, il pubblico ministero Gian Luigi Datta aveva chiesto una condanna a quattro mesi di reclusione e 3mila euro di multa. L’accusa rilevava in particolare che Awudu mostrasse piena comprensione della lingua italiana e che dunque si rendesse conto del divieto impostogli: “Alla luce delle sue condizioni di vita - ha aggiunto il procuratore - possono essergli concesse le attenuanti generiche per questo reato”. La difesa, rappresentata dall’avvocato Elisabetta Pantano, ha sostenuto per contro che l’imputato potesse non avere piena contezza di ciò che gli era stato notificato, chiedendone l’assoluzione perché il fatto non costituisce reato.
 
Il giudice Marco Toscano lo ha infine condannato a otto mesi di arresto. Awudu, scarcerato ma tuttora sottoposto a misure cautelari per altri reati, è imputato anche in sede collegiale: qui i giudici hanno sollevato una questione di legittimità presso la Corte costituzionale, dove bisognerà decidere se il processo debba andare avanti o se optare per l’espulsione. Nell’ottobre del 2022, pochi mesi dopo l’emissione del daspo, la stessa persona aveva preso a sassate un 48enne salernitano, autista di autobus, che aveva cercato di impedirgli di rubare una bicicletta nel parcheggio del Movicentro: il malcapitato aveva rimediato diversi colpi alla spalla e in testa e quindici giorni di prognosi. Ad aprile del 2021, in periodo Covid, aveva invece reagito con violenza all’invito a indossare la mascherina in stazione, formulato da una pattuglia della Polfer: “Il coronavirus non esiste, solo voi bianchi prendete il coronavirus” aveva replicato agli agenti, prima di spintonare uno di loro facendolo cadere dalla scalinata.

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