CUNEO - Anche la Granda piange Ezio Bosso, morto a Bologna a 48 anni

Il musicista era affetto da una malattia neurodegenerativa. Nel dicembre scorso l'ultima apparizione in provincia, a Bra, per ritirare un premio

s.m. 15/05/2020 15:54

 
 
In quelle terre ci sono alcune delle stanze della mia vita... Quelle terre sono state la mia casa per un po’. La dodicesima stanza si sposta nelle Langhe. Suoniamo a Santo Stefano Belbo al Pavese festival. Cesare Pavese conosceva bene le stanze, ma cercò la tredicesima forse”. Ezio Bosso presentò così, il 2 agosto 2015, la sua seconda apparizione al Pavese Festival (la prima fu il 20 luglio 2013) e da allora il filo che lega il compositore alla terra di Cesare Pavese e alla provincia di Cuneo non si è mai spezzato.
 
Il musicista è morto a Bologna all’ età di 48 anni. Nato a Torino il 13 settembre 1971, si era avvicinato alla musica all'età di 4 anni. Nel  2011 era stato operato al cervello per l'asportazione di un tumore ed  è stato anche colpito da una sindrome autoimmune. Nonostante i problemi fisici, ha continuato a suonare, comporre e dirigere. Successivamente, nel settembre 2019 il peggioramento di una malattia neurodegenerativa ha costretto Bosso ad interrompere l'attività di  pianista, avendo compromesso l'uso delle mani.
 
“Avremmo voluto organizzare un ritorno di Ezio Bosso a Santo Stefano Belbo, quest’anno, in occasione del settantesimo anniversario della scomparsa dello scrittore, per parlare della musica di Pavese e di quanto le sue poesie, le sue opere, le sue parole siano composizioni”, dice il direttore della Fondazione pavesiana, Pierluigi Vaccaneo, “non c’è stato più tempo, ma quel filo non si spezzerà mai, perché ogni nota musicale, ogni parola, ogni fatto culturale ci ricorderà quanto l’arte sia vita e quanto la vita di ogni grande artista sia un’occasione per esprimerlo”. Scriveva Cesare Pavese: “L’uomo mortale non ha che questo di immortale: il ricordo che porta e il ricordo che lascia”.
 
Il legame di Bosso con Granda era molto fitto. Nel dicembre scorso fu ospite a Bra, dove la Fondazione Nuovo Ospedale Alba Bra Onlus gli consegnò il premio "Gratitudine" 2019. Ancora a a settembre si era esibito a La Morra alla due giorni di eventi per i vent’anni dalla realizzazione della Cappella del Barolo.

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