CUNEO - Ancora imbrattamenti no vax nel centro di Cuneo: deturpata anche una scuola

Questa volta sono state prese di mira le elementari “Einaudi” di corso Galileo Ferraris e il vicino centro per l’impiego nell’ex caserma Piglione

a.c. 20/07/2022 19:00

Si era partiti dal tendone del centro vaccinale allestito nel parcheggio del Movicentro. Poi è stata la volta dei cimiteri, quello generale di Basse San Sebastiano e altri in diverse frazioni e nella vicina Busca. Ora le scritte no vax prendono di mira anche le scuole elementari di corso Galileo Ferraris e il centro per l’impiego nell’ex caserma Piglione, in via Bongioanni.
 
A quasi un anno di distanza dal primo raid vandalico, risalente all’agosto del 2021, continuano gli imbrattamenti con scritte e simboli tracciati a spray in vari punti della città di Cuneo. In mezzo anche altre prodezze, verosimilmente riconducibili alla stessa mano (o forse allo stesso gruppo), come la deturpazione della cappella di San Giacomo alle Basse di Stura, risalente al 1041. Oppure ancora i danni ad alcune auto e furgoni parcheggiati in zona Basse Sant’Anna, nell’ottobre scorso: gli incolpevoli proprietari si erano ritrovati con le gomme a terra e una serie di volantini contro la campagna vaccinale e il green pass.
 
Il modus operandi, rivendicato apertamente da un gruppo di Telegram denominato “Entra in V_V” (tuttora attivo con oltre 22mila iscritti), è sempre lo stesso. Ai vari sproloqui sulla “dittatura sanitaria” e il “ritorno del nazismo” seguono le azioni di squadrismo mediatico ai danni delle testate che osano riportarne notizia, con centinaia di commenti spam copincollati da account fasulli su Facebook.
 
Nell’ultimo episodio, compiuto verosimilmente nella notte tra venerdì e sabato scorso, è stato deturpato uno degli ingressi della scuola “Luigi Einaudi”, quello affacciato su via Quintino Sella, con la scritta “il vax uccide” e il simbolo della doppia V cerchiata in rosso, tratta dal fumetto V per Vendetta. In via Bongioanni, di fronte al centro per l’impiego, le scritte hanno coperto il marciapiede, i due lati dell’ingresso e la targa dell’ente. La speranza è che, almeno questa volta, si trovasse qualche telecamera funzionante nei paraggi.

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