CUNEO - Ancora violenza tra le mura del carcere di Cuneo: detenuto distrugge la cella e aggredisce i secondini

Protagonista un giovane già noto alle cronache per una rocambolesca evasione dal Tribunale di Torino. Dalmasso (FSA CNPP): "Assistiamo inermi a questi continui attacchi"

Gianni Colonna 08/11/2022 22:36

Nuovo episodio di violenza tra le mura del carcere di Cerialdo. Ieri sera, lunedì 7 novembre, un detenuto ha dato in escandescenze, distruggendo completamente la sua cella. In seguito ha utilizzato i pezzi di cemento e i cocci dei sanitari rimasti intatti per scagliarli contro il personale di Polizia Penitenziaria intervenuto per farlo desistere. Ad avere la peggio sono stati alcuni secondini, feriti dal lancio di oggetti. Agli agenti, recatisi poi in ospedale per le cure, è stata attribuita una prognosi dai 2 ai 15 giorni.
 
Il carcerato che ha dato di matto è un 18enne di origine magrebina già noto alle cronache piemontesi. Arrestato a inizio ottobre a Torino per una rapina commessa nei confronti di un funzionario ministeriale scandinavo, era riuscito a evadere dal Tribunale del capoluogo piemontese con un astuto escamotage, tuttavia era stato riacciuffato dopo poche ore.
 
"Sono ormai quotidiane le violenze e i danni perpetrati dai detenuti nei confronti dei poliziotti che operano nell'istituto -  afferma il vicesegretario regionale del FSA CNPP Maurizio Dalmasso - . Assistiamo inermi a continue aggressioni”.  Sull’episodio commenta: “Le distruzioni e gli atti di autolesionismo sono diventati troppo frequenti, nonché un'arma per pretendere diritti e attenzioni”.
 
La popolazione detenuta pare sempre più violenta e irrispettosa delle regole: “Registriamo un aumento drastico di episodi critici legati a problemi psichiatrici e di tossicodipendenza, che non possono essere gestiti esclusivamente dalla Polizia Penitenziaria, priva di strumenti per poter intervenire, chiamata a garantire contestualmente la sicurezza”. Le richieste sono chiare: “Chiediamo fortemente al nuovo esecutivo e ai vertici dell'amministrazione penitenziaria di mettere mano alle proprie coscienze e prendere provvedimenti seri nei confronti di coloro che creano disordini e scompigli. Siamo davvero stanchi di ripeterlo”.

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