BUSCA - Anziana malata di Covid muore due giorni dopo il mancato ricovero: ‘In Pronto Soccorso non c’era posto’

La 93enne era ospite dell’Ospedale Civile di Busca. Il presidente Alfieri spiega: ‘Non è colpa del 118 ma della burocrazia. Abbiamo gli stessi problemi di questa primavera’

Andrea Cascioli 09/11/2020 17:45

 
La premessa che il presidente dell’Ospedale Civile di Busca Tommaso Alfieri fa nel raccontare questa storia è che non si tratta di un caso di “malasanità” imputabile alla negligenza o all’errata valutazione di qualcuno. Si tratta invece di un fallimento di sistema, che si è riproposto tale e quale a distanza di mesi dalla prima ondata di Covid-19.
 
La vicenda è questa: circa dieci giorni fa una donna di 93 anni, ammalata di coronavirus e già affetta da altre patologie, si è sentita male. La struttura per anziani della quale era ospite ha chiamato il 118, ma il medico a bordo dell’ambulanza ha sconsigliato il ricovero: “Mi hanno detto che il Pronto Soccorso era pieno ed era inutile creare ulteriori sofferenze. A suo modo è stato anche un gesto di umanità” spiega Alfieri. Due giorni dopo, l’anziana è deceduta nella residenza buschese.
 
Impossibile ormai stabilire se il ricovero all’ospedale di Cuneo avrebbe potuto giovare al quadro clinico della donna, di certo però c’è che - come in un tragico gioco dell’oca - stiamo tornando alla casella di partenza: “Non è una responsabilità dei singoli e non può diventare un problema del medico di turno. C’è un sistema burocratico che sta intasando tutto, o si corre ai ripari o saremo di nuovo allo stesso punto” avverte il presidente dell’Ospedale Civile, che già in primavera aveva denunciato a più riprese l’impreparazione e il caos amministrativo delle strutture delegate a fronteggiare l’emergenza.
 
La Rsa buschese era passata indenne attraverso la prima ondata, nonostante l’Hospice gestito dall’Asl nello stesso edificio fosse stato sgomberato e chiuso dopo diversi casi di contagio. Ora la situazione sembra tornata alla normalità, ma non c’è modo di sapere se sia calma apparente: “I tamponi della settimana scorsa sono tutti negativi e quello è stato l’unico decesso di una persona ammalata di Covid che abbiamo registrato. Al momento, siamo di nuovo Covid free”. Quanto accaduto spinge comunque a interrogarsi: “Nei Pronto soccorso gli anziani vengono ricoverati malvolentieri, specie se vivono in struttura: questo avviene da sempre e succedeva anche prima della pandemia. La tendenza a non ospedalizzare però si è aggravata molto in questo periodo, perché non incide più solo la questione dei costi ma soprattutto quella del personale. Pochi giorni fa uno dei nostri ospiti è stato portato in ospedale al pomeriggio per tutt’altri problemi di salute, ma poi rimandato indietro alla sera: in altri tempi forse non sarebbe successo”.

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