A insospettire i carabinieri erano stati i ripetuti approcci verbali con una ragazzina di dodici anni, che andava e veniva dalla panchina su cui era seduto l’anziano.

 

Un appuntato scelto della stazione di Borgo San Dalmazzo, in quel momento fuori servizio, si trovava nei pressi dell’area verde di largo Argentera diretto alla casetta dell’acqua: “Ho notato quel signore su una panchina, indossava pantaloncini, una canotta e un marsupio. A un certo momento una bambina si è avvicinata in bicicletta, attirata da lui che l’aveva chiamata con un cenno della mano. Ho pensato fosse il nonno ma alcuni suoi atteggiamenti mi hanno indotto ad allertare i colleghi”. In particolare, ha riferito in aula il militare, “l’avevo sentito dire alla bambina ‘e allora sei un po’ birichina’ e passarle un dito sul fianco e sulla gamba”. Altro il testimone non aveva potuto sentire, trovandosi ad alcuni metri di distanza.

 

I suoi colleghi avevano comunque deciso di vederci chiaro: “Siamo rimasti finché la minore si è allontanata e abbiamo identificato l’uomo” ha riferito uno dei componenti della pattuglia inviata sul posto. Il carabiniere ha aggiunto: “Poco prima del controllo lo avevamo sentito dire ‘se torni dopo ti offro un gelato’. Dopo circa un’ora e mezza siamo tornati e abbiamo notato che la ragazzina era di nuovo lì e stava parlando con lo stesso individuo”.

 

A un successivo controllo, trascorsa un’altra ora, il comandante del Nucleo Operativo Radiomobile Marco Dainese aveva deciso di intervenire di persona: “Abbiamo chiesto alla ragazzina, dopo averla rassicurata, di venire con noi in caserma. Anche l’anziano che era stato individuato ci ha seguiti”. A suo carico era stata disposta una perquisizione personale e una sul veicolo a lui intestato, un furgone Mercedes Vito di colore rosso parcheggiato a pochi metri di distanza: “All’interno del marsupio abbiamo rinvenuto un coltellino a serramanico senza punta, che la bambina ha confermato di aver visto. Crediamo lo abbia recuperato sul furgone, perché non era addosso a lui quando siamo arrivati”. Due giorni dopo, ha aggiunto il luogotenente, un’ulteriore perlustrazione aveva rilevato la presenza dell’anziano ai giardinetti di largo Argentera, non più in compagnia della stessa bambina ma sempre nei pressi di altri minori che frequentano l’area.

 

Per i fatti accaduti il 28 agosto del 2019 l’uomo è stato denunciato e rinviato a giudizio con l’accusa di adescamento di minore. Il prossimo 16 dicembre il giudice ascolterà in audizione protetta la giovanissima. Nella stessa udienza è prevista la deposizione di un altro teste, seguita dall’esame dell’imputato e dalla discussione.