BORGO SAN DALMAZZO - Borgo San Dalmazzo, per la Fiera Fredda il Comune vieta con un'ordinanza il gioco "delle tre carte"

Il provvedimento emesso per la tradizionale manifestazione del 5 dicembre: "Negli anni precedenti i giochi hanno provocato proteste, reclami e turbative per lo svolgimento del mercato"

Redazione 01/12/2021 15:12

Per il mercato straordinario della “Fiera Fredda”, in programma domenica 5 dicembre, il Comune di Borgo San Dalmazzo ha emesso un’ordinanza per vietare il cosiddetto gioco “delle tre carte” (e simili). “Negli anni precedenti - si legge nel documento firmato dal sindaco Gian Paolo Beretta - venivano praticati giochi di abilità dove giocatori particolarmente abili, avvalendosi dell’opera di più collaboratori, attiravano l’attenzione dei passanti sfidandoli ad indicare sotto quale involucro fosse stato celato un oggetto convenuto (una carta, una pallina) spesso incitandoli ad effettuare delle puntate di denaro nella prospettiva di realizzare facili vincite, provocando proteste, reclami e creando turbative al regolare svolgimento del mercato”.
 
Da qui la necessità di un’ordinanza per vietare questa pratica, molto diffusa in occasione di fiere e feste di paese: “L’organizzazione del gioco - prosegue il testo - è basata sull’abilità di manipolare con grande velocità gli oggetti con sistemi al limite del raggiro, predisponendo il tutto con la finalità di guadagni a danno di sprovveduti giocatori, inoltre gli organizzatori non agiscono mai isolatamente, ma si avvalgono di un congruo numero di collaboratori che, fingendosi ignari passanti, sembrano interessati al gioco, ma sono in realtà pronti ad intervenire per affrontare eventuali reclami o proteste da parte dei perdenti. I suddetti giochi provocano turbativa alla sicurezza urbana a causa delle reazioni determinate dai giocatori perdenti e tale attività si svolge su tavolini, attrezzature simili o altri appoggi di fortuna con occupazione di suolo pubblico senza autorizzazione”.
 
Il divieto sarà quindi in vigore in tutte le aree pubbliche e private di pubblico passaggio, pena sanzioni dai 50 ai 500 euro.

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