BORGO SAN DALMAZZO - Borgo San Dalmazzo, rubò decine di confezioni di dentifricio da un supermercato: alla sbarra un rumeno

L'imputato aveva subito restituito la refurtiva, mentre il complice si diede alla fuga ferendo un addetto alla sicurezza del Penny Market. Ora è irreperibile

a.c. 30/12/2020 10:38

 
L’avevano fermato pochi istanti dopo il furto insieme al suo complice, con ancora indosso la bizzarra refurtiva sottratta agli scaffali del Penny Market di Borgo San Dalmazzo: trentotto confezioni di dentifricio e un paio di lattine di Red Bull.
 
Oggi il presunto coautore del furto, il rumeno M.I.R., è irreperibile. È stato invece giudicato il complice che in quel 7 febbraio 2018 era stato fermato insieme a lui da un addetto alla sicurezza del supermercato: la guardia aveva intimato a M.I.R. di mostrare cosa avesse sotto i suoi indumenti e lui si era prestato al controllo senza opporre resistenza, consegnando alle casse l’intera refurtiva.
 
L'altro invece aveva guadagnato la fuga con uno spintone alla guardia, provocandone tra l’altro la caduta contro una porta a vetri e il ferimento. A testimoniare nel processo per concorso in rapina impropria contro M.I.R. è stato l’allora responsabile del Penny Market. Il testimone ha confermato che il più giovane e mingherlino dei due si era mostrato da subito collaborativo: l'altro era stato invece inseguito ma si era dileguato su una monovolume grigia in direzione di Cuneo. È risultato che i due erano già stati fermati insieme in passato e indagati per un altro furto in un supermercato.
 
I carabinieri di Borgo non sono in seguito riusciti a rintracciare l’imputato: presso il comando stazione di Torino Lingotto, dove era sottoposto all’obbligo di firma, il soggetto non si presentava da mesi. L’indirizzo indicato come luogo di residenza faceva riferimento a un numero civico inesistente e M.I.R. non risultava all’epoca né detenuto né censito dall’anagrafe del comune di Torino.
 
L’udienza è stata rinviata al 31 marzo per il completamento dell’istruttoria e la discussione.

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