BOVES - Boves, si chiude la contesa sui fuochi d’artificio alla festa della Legion Straniera

Archiviato il provvedimento contro il sindaco Paoletti. I forestali lo avevano sanzionato per la scelta di autorizzare lo spettacolo pirotecnico a Fontanelle

Redazione 21/08/2022 17:21

Si è chiusa dopo cinque anni la controversia attorno all’edizione 2017 della festa della Legion Straniera a Boves. In quell’occasione i carabinieri forestali avevano elevato nei confronti del sindaco Maurizio Paoletti una sanzione da 2067 euro, motivata dalla scelta di autorizzare lo spettacolo pirotecnico - a nome dell’amministrazione comunale - nonostante i divieti della Regione per il pericolo di incendi.
 
La manifestazione si era svolta nel vallone San Giovanni, sopra alla frazione Fontanelle, senza incidenti né incendi. Una ventina di giorni dopo era stato notificato il verbale che faceva riferimento alla determina regionale del precedente 21 giugno, ancora in vigore al momento della festa. Oltre al sindaco era stato sanzionato per ulteriori duemila euro anche Giuseppe Parente, il titolare della ditta di spettacoli pirotecnici di Chieri che aveva organizzato l’evento. Paoletti aveva criticato già all’epoca il provvedimento specificando che la licenza era stata trasmessa per tempo alla Questura e al comando locale dei carabinieri, senza che nessuna autorità segnalasse eventuali criticità. In ogni caso, aveva specificato il primo cittadino, durante l’evento erano presenti i volontari della Protezione Civile con attrezzature idonee allo spegnimento di eventuali incendi ed erano state impartite specifiche “prescrizioni sulle precauzioni da adottare, compreso il mantenimento di una distanza di metri 100 dai terreni boscati”.
 
È lo stesso Paoletti (di professione avvocato) a rendere noto che la Regione Piemonte ha disposto l’archiviazione della sanzione, in accoglimento delle motivazioni presentate nella memoria allegata dal sindaco al proprio ricorso. “Come avevo dichiarato all’epoca, - commenta Paoletti - non ho pagato la sanzione perché ero fermamente convinto di aver agito nel massimo rispetto delle leggi, adottando ogni precauzione. Per di più la licenza rilasciata alla ditta non era stata oggetto di censura da parte di alcun organo a me sovraordinato (Prefetto o Questore) né era stata impugnata da alcuno avanti il TAR. La sanzione irrogata dai Carabinieri Forestali era pertanto del tutto illegittima. Mi fa piacere che con l’archiviazione del procedimento sia stata accertata la mia corretta condotta a tutela dei cittadini e del territorio”.

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