Un giovane è stato fermato a Boves nella notte tra martedì 1 e mercoledì 2 giugno con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. 

Già nelle scorse settimane l’uomo si era reso protagonista di continui disturbi alla quiete pubblica e l’altra sera ha nuovamente dato in escandescenze, provocando l’intervento dei Carabinieri che hanno proceduto a fermarlo, ora si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria, che dovrà decidere se convalidare o meno l'arresto. 

 

Negli ultimi due mesi sono stati registrati in piazza Italia problemi di ordine pubblico: il vetro di una cabina telefonica è stato spaccato, un cestino divelto e in alcune circostanze sono anche state danneggiate delle auto in sosta. Episodi molto fastidiosi che hanno spinto il Comune di Boves a organizzare appostamenti con la Polizia Municipale, fino al fermo dell’altra sera.

 

Il sindaco della città Maurizio Paoletti, oltre a complimentarsi con le forze dell'ordine per il loro operato, ha stigmatizzato sui social il comportamento di alcuni soggetti: “Numerosi esercenti ed abitanti nelle vicinanze dei due bar frequentati da questi individui mi hanno segnalato verbalmente o via messaggio tali condotte ma noto, con dispiacere, un certo timore a sporgere denuncia - ha scritto il primo cittadino di Boves sulla sua pagina Facebook -. Ricordo che certi reati sono perseguibili solo a querela della persona offesa per cui, senza tale atto formale, le forze dell'Ordine non possono andare oltre. Invito pertanto tutti alla collaborazione nel senso della responsabilità, informando e denunciando agli inquirenti i fatti di cui sono testimoni”. La chiosa è una dichiarazione d’intenti: “L'Amministrazione intende perseguire tutti i comportamenti che violano la tranquillità delle persone adottando ogni iniziativa anche nei confronti di quanti favoriscono tale situazione".