ARGENTERA - 'Cannoni antineve' la soluzione per il colle della Maddalena

Ad affermarlo l'assessore regionale ai Trasporti Balocco. Intanto è probabile una nuova chiusura nel fine settimana

23/01/2018 17:31

Con l’arrivo della perturbazione prevista per venerdì forse chiuderà di nuovo, chissà fino a quando, la statale 21 “Colle della Maddalena”. Ma intanto dalla Regione arrivano notizie positive per quanto riguarda la transitabilità invernale del valico nei prossimi anni. A comunicarlo l’assessore ai Trasporti in risposta a un’interrogazione della consigliera dei Moderati Maria Carla Chiapello, preoccupata per i continui stop a singhiozzo del Colle (dall’Argentera al Confine di Stato) che di volta in volta causano notevoli disagi a camionisti e automobilisti.

«E’ dal 2014 che la Regione si occupa del Colle, per quelle che sono le sue competenze – ha spiegato Balocco -. Mi riferisco ad un progetto sperimentale, il Pidav, che permette il distacco artificiale delle valanghe con l’utilizzo di un sistema elitrasportato». Va da sé che il grado di efficienza non è particolarmente elevato perché occorre un elicottero e in più le condizioni meteo devono essere favorevoli, da qui i disagi attuali che non consentono di far rientrare l’allerta . “Ma per arrivare a una soluzione definitiva – continua l’assessore – la Regione ha cofinanziato con il Politecnico di Torino un altro progetto, che prevede inoltre l’utilizzo di cannoni o punti fissi per intervenire in modo più efficace dove ci sono le maggiori criticità». Le risorse necessarie saranno recuperate grazie alla partecipazione, insieme con partner italiani e francesi, a un bando europeo, il progetto integrato Piter Terres Monviso.

«Le parole dell’assessore lasciano ben sperare – commenta Chiapello -. Intervenire è davvero fondamentale alla luce di quello che sta accadendo. Hanno ragione gli autotrasportatori a lamentarsi: chiedono soltanto di poter svolgere il loro lavoro, senza trovare continui intoppi, per consegnare le merci prodotte in aziende cuneesi che, si ricordi, occupano centinaia di persone con famiglie da mantenere» aggiunge la consigliera.

La soluzione in realtà ci sarebbe fin da subito se l’Anas avesse il coraggio di tirar fuori dal cassetto il progetto preliminare per la realizzazione di paravalanghe, che prevede una spesa di circa 20 milioni di euro. Intanto in attesa di tempi migliori occorre più coordinamento fra gli enti preposti e una maggiore tempestività nella comunicazione agli utenti per quanto riguarda le eventuali chiusure e successive riaperture.

c.s.

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