CUNEO - Caso Bucci: cambia l'ipotesi di reato, ora la Procura di Cuneo indaga per omicidio

Nuova svolta nelle indagini sulla morte dell'ultras della Juventus residente a Margarita, che perse la vita precipitando da un viadotto della Torino-Savona nel 2016

a.d. 17/09/2019 08:10

Si riapre il caso Bucci. La Procura di Cuneo, infatti, ha modificato l'ipotesi di reato su cui indaga per fare chiarezza sulle circostanze della morte di Raffaello Bucci, l'ultras della Juventus residente a Margarita che perse la vita nell'estate del 2016 precipitando da un viadotto della Torino-Savona a Fossano: non più istigazione al suicidio, bensì omicidio. Capo ultras, collaboratore dei servizi segreti e responsabile dei rapporti tra la società e la curva della Juventus, pochi giorni prima di morire Bucci ebbe un pesante diverbio con Dino Mocciola, uno dei capi storici della tifoseria bianconera, e avrebbe confidato ad alcuni amici di temere ritorsioni anche per le sue rivelazioni fatte ai pm nell'ambito dell'inchiesta "Alto Piemonte", che indagava sui rapporti tra alcuni gruppi organizzati di tifosi della Juventus e la 'ndrangheta e sui modi in cui la curva riciclava il "denaro sporco". Bucci, insomma, sapeva molte (forse troppe) cose, e per questo sarebbe stato messo a tacere: questa è la tesi della sua famiglia, che al suicidio non ha mai creduto, questa è l'ipotesi di reato sulla quale ora indaga la Procura di Cuneo. 
 
Sul caso aveva condotto un'inchiesta la trasmissione Rai "Report": proprio il giornalista che l'ha condotta, Federico Ruffo, ha dato su Twitter la notizia arrivata dalla Procura, rilanciando un articolo pubblicato da "Repubblica" firmato da Jacopo Ricca. 

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