CUNEO - "Ci hanno lasciato due giganti della pallavolo cuneese"

Un lettore ricorda le figure di Angiolo "Moro" Moretti e Angelo Pollio, recentemente scomparsi

Angelo Pollio (foto PASSO Cuneo)

Redazione 29/03/2021 08:27

Riceviamo e pubblichiamo.
 
Prima Angiolo “Moro” Moretti poi Angelo Pollio; due giganti della pallavolo Cuneese ci hanno lasciato. Quanti sanno che fu grazie a loro e pochi altri che la Pallavolo in provincia ha raggiunto i livelli attuali? Moretti per il settore maschile, Pollio in campo femminile e soprattutto giovanile sono stati pietre miliari di questo sport nella nostra Provincia.

Per mia esperienza personale ho grandi ricordi di entrambi ma di Angelo Pollio in particolare perché iniziai la mia avventura, che ancora continua, proprio con lui quando avevo 17 anni cioè ben oltre 50 anni fa; non sto ad annoiare con ricordi particolari ma di lui ricordo la sua grande simpatia, la sua generosità e la grande passione e professionalità che metteva nell’insegnare la pallavolo.
Fu lui ad allenare la prima squadra femminile che militò in Serie B, fu lui ad iniziare i primi corsi di Minivolley e ad organizzare i primi raduni Provinciali ai quali partecipavano decine e decine di bambini; fu lui infine ad organizzare in Piazza Galimberti (non ricordo l’anno) la manifestazione Nazionale di Minivolley alla quale parteciparono parecchie centinaia di squadre provenienti da tutta Italia. Angelo credeva nei giovani, ha sempre sostenuto che l’attività giovanile è garanzia per il futuro di ogni Sport e questo anche quando grazie ai soldi alcune squadre nate dal nulla vincevano i campionati; i fatti poi confermarono le sue idee e quelle squadre, senza un substrato di ragazzine o ragazzini dei vivai, scomparvero e finirono nel dimenticatoio; Angelo aveva sposato le tesi del leggendario Anderlini ed i fatti gli dettero ragione.

Angelo fu per me maestro ed amico; da lui imparai tutto ciò che so della Pallavolo e con lui condividemmo tanti momenti belli e brutti anche al di fuori dell’ambiente; combinammo anche qualche birbonata e, come tutti i giovani di allora e di oggi, ci piaceva anche fare casino.

Quando Angelo finì sulla sedia a rotelle non riuscii mai a trovare il coraggio di andarlo a trovare anche se me lo ripromettevo periodicamente sotto le festività; lo so un amico non si dovrebbe comportare così ma, tutto sommato, di lui mi rimane il ricordo di una persona amabile, piacevole, sincera a volte fin troppo tanto da attirarsi qualche critica, con la quale chiacchierare era veramente gradevole.

L’ultima volta che lo incontrai fu in Piazza Galimberti alla fine di una manifestazione organizzata dalla PASSO; era stanco ma chiacchierammo per tre quarti d’ora e la chiacchierata si concluse con un “devo andare sennò Carla mi chiude fuori casa”; proprio a Carla che è stata con lui tutta la vita e si è presa cura di lui durante gli ultimi anni va il mio abbraccio e, credo, l’abbraccio di tutti quelli che praticano la Pallavolo e che hanno avuto la grande fortuna di conoscerlo e di imparare qualcosa da lui.

Ciao Angelo, ciao “Moro” ora siete da qualche parte, un napoletano e un toscanaccio, a combinare chissaché, magari ad organizzare un torneo di Pallavolo con quelli che vi hanno preceduti o a fare semplicemente casino; siete stati due Grandi e tutti noi vi dobbiamo molto.

Vi abbraccio
Franco Alpigiano

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