CUNEO - Cuneo, 121 vittime di Covid-19 dall’inizio della pandemia: in città ancora 337 positivi

Nel complesso sono quasi 3100 i residenti venuti a contatto con il virus. L’assessore Dalmasso: “Contagi in linea con la media nazionale, ma i decessi sono tanti”

Andrea Cascioli 21/12/2020 19:11

 
Dall’inizio della pandemia da Covid-19 quasi 3100 persone nella città di Cuneo sono venute a contatto con il virus in forma sintomatica o asintomatica. Purtroppo per 121 residenti la prognosi ha avuto esito infausto: tante sono infatti le vittime della malattia dalla prima ondata a oggi, con un picco di 33 decessi a novembre. Anche il mese in corso, con 21 morti, si avvia a segnare un’ulteriore pagina buia.
 
I dati aggiornati sono stati resi noti nella seduta odierna del Consiglio comunale da parte dell’assessore alla Protezione Civile Davide Dalmasso, che ha illustrato anche i numeri relativi ai contagi: 337 quelli relativi a persone tuttora positive al virus, mentre le guarigioni si attestano sulle 2620. Un trend definito in linea con quello nazionale per quanto riguarda i contagiati, mentre i decessi, avvisa Dalmasso, appaiono più numerosi rispetto alla media italiana.
 
A porre il tema all’attenzione dell’assemblea civica è il consigliere di Cuneo per i Beni Comuni Ugo Sturlese, con un’interpellanza volta a chiedere un incremento dei controlli messi in atto dalla Polizia Municipale nei giorni delle festività: “La provincia di Cuneo è arrivata ad occupare il sesto posto per livello di contagi in Italia, in città una persona ogni 22 ha avuto un contatto con il virus” ha ricordato Sturlese. Il consigliere ha precisato comunque di non voler con ciò “colpevolizzare chi si è messo in movimento in questi giorni, anche per accedere alle misure messe in atto dal governo in favore degli acquisti natalizi”.
 
L’invito a “un’educazione gentile dei cittadini” in luogo di un controllo repressivo è colto dall’assessore alla Polizia Locale Paola Olivero: “Fin dal primo confinamento il ruolo dei vigili è stato di accompagnamento e sensibilizzazione. Il loro ruolo è aumentato in questo secondo confinamento, durante il quale il livello di sopportazione delle persone si è ridotto, il che è assolutamente comprensibile”.
 
“Molte attività che erano state riaperte - ha spiegato Olivero - sono rimaste invischiate in queste chiusure a singhiozzo, anche per questo le persone ne hanno approfittato per fare acquisti nel timore di nuove chiusure: non siamo abituati a vedere entrare un cliente per volta in un negozio, da ciò deriva il colpo d’occhio delle code sui portici”. I controlli, nel frattempo, proseguono: quelli del penultimo fine settimana (12-13 dicembre) hanno visto i vigili verificare la posizione di 445 persone e 172 eserciti commerciali. Uno sforzo ingente, ha sottolineato l’assessore competente, cui si aggiunge l’attività di prevenzione degli assembramenti che viene messa in atto durante i mercati del martedì e del venerdì e in quelli rionali.

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