CUNEO - Cuneo, la Questura ‘‘grazia’’ il bar ribelle: il Fuera potrà riaprire da domenica

Le autorità avevano disposto la chiusura del locale per trenta giorni dopo la protesta anti-dpcm. Ma il titolare avverte: “Se ci saranno altre restrizioni potrei rifarlo”

a.c. 30/01/2021 17:24

 
Ha ottenuto uno “sconto di pena” sui trenta giorni di chiusura imposti dalla Questura il cocktail bar Fuera di lungogesso Giovanni XXIII, l’unico locale a Cuneo che avesse annunciato e portato avanti l’adesione alla protesta “Io Apro”.
 
Dopo tre giorni di apertura a oltranza (i gestori servivano i clienti al tavolo anche dopo le ore 18, pur nel rispetto delle norme anti-Covid) sono arrivate le multe, per 2mila euro complessivi, e la stangata: trenta giorni di sospensione dell’attività per aver cagionato “gravi problemi di ordine pubblico”, provvedimento che si aggiungeva ai cinque giorni già comminati dalla Polizia Municipale.
 
Il Fuera, chiuso dalla serata di martedì 19 gennaio, potrà comunque riaprire a partire da domenica 31. Il questore Nicola Parisi ha deciso infatti di ridurre i giorni di sospensione da trenta a dodici, su richiesta del gestore Fabrice Tribbioli che ha garantito la piena osservanza dei regolamenti in futuro e indirizzato una lettera in cui si dichiara di “aver compreso che la strada intrapresa non era quella corretta, bensì il rispetto delle regole è sempre pagante”.
 
“Come ho detto fin dall’inizio, per me non si trattava di una protesta ma di una necessità” ha puntualizzato il “barista ribelle”, annunciando di voler comunque andare avanti con i ricorsi presentati contro le multe. Tribbioli tirerà su la serranda lunedì prossimo, ma avverte: “Se mi lasciano lavorare in modo da far sopravvivere la mia attività non metterò in atto altre iniziative. Non nascondo che se ci saranno maggiori restrizioni o chiusure totali, in futuro, potrei tornare ad azioni del genere”.

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