DRONERO - Da Palermo a Dronero per rapinare una banca: quattro arresti

L'operazione 'Trasferta' illustrata stamattina in Procura: il 'colpo', ideato da un dronerese di origini siciliane, era stato tentato a febbraio

a.d. 13/07/2018 12:49

Con questo “colpo” passiamo una bella estate”. Così parlava, in una conversazione telefonica con suo cugino palermitano risalente a più di un anno fa, D.G., residente a Dronero pluripregiudicato, anch'egli di origini siciliane. Un “progetto” che era finito nel mirino delle forze dell'ordine, che avevano intercettato la conversazione, ma che era poi stato temporaneamente accantonato. Il “colpo” era stato poi messo in atto diversi mesi dopo, lo scorso 15 febbraio, quando F.B. e P.P., entrambi palermitani, assoldati dal dronerese e dal cugino, R.G., avevano tentato una rapina presso la filiale Unicredit di Dronero. Rapina che non era andata a buon fine a causa della cassaforte temporizzata della banca e dell'arrivo di un cliente che aveva intimorito i malfattori, che si erano così dati alla fuga.
 
La scorsa settimana, in seguito ad un'indagine condotta congiuntamente da Carabinieri e Polizia, tutti i soggetti coinvolti sono stati arrestati con l'accusa di tentata rapina aggravata, a conclusione dell'operazione “Trasferta”, i cui dettagli sono stati illustrati in conferenza stamattina, venerdì 13 luglio, in Procura, alla presenza del Procuratore Gabriella Viglione. 
 
Come detto, a “ideare” la rapina era stato oltre un anno fa D.G., che ne aveva parlato col cugino, il quale si sarebbe poi occupato di “reclutare” gli esecutori materiali: “Sono affamato, dobbiamo fare questa cosa”, diceva R.G. in una delle intercettazioni. I due si sarebbero poi occupati della “logistica”, effettuando sopralluoghi presso l'obiettivo del “colpo”, pagando ai due esecutori il viaggio dalla Sicilia a Dronero e procurando loro una pistola. Il 15 febbraio la messa in atto del piano, come detto non andato a buon fine. 
 
Ricostruito il quadro, i militari dell'Arma e della Squadra Mobile di Cuneo hanno dato esecuzione alla misura di custodia cautelare nei confronti di D.G., condotto nel carcere di Cuneo. Nel medesimo penitenziario si trovava già P.P., arrestato per una successiva tentata rapina commessa in una gioielleria di Dronero a marzo. Gli altri due soggetti, R.G., mandante, e F.B., esecutore, sono stati individuati e arrestati dai Carabinieri e dalla Polizia di Palermo.


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