CUNEO - Donna incinta positiva al coronavirus si allontana dall'ospedale, poi torna il mattino successivo

Le forze dell'ordine hanno cercato lei e il marito per tutta la notte, poi il pentimento. L'uomo si è dileguato anche oggi, ma la Polizia lo ha rintracciato. Ora rischiano grosso

Samuele Mattio 27/03/2020 14:03

Una coppia di nigeriani ha causato non pochi problemi all’ospedale Santa Croce di Cuneo, mettendo a repentaglio la propria salute e quella degli altri. Nel primo pomeriggio di ieri, giovedì 26 marzo, i due, marito e moglie residenti da tempo nel Monregalese, si sono presentati al pronto soccorso perché la donna, in stato interessante, lamentava sintomi compatibili con un’infezione da coronavirus (comportamento peraltro sconsigliato dal protocollo).
 
Una volta sul posto i due sono stati invitati dal personale sanitario a fermarsi per gli opportuni accertamenti e sulla donna è stato eseguito un tampone che ha confermato la positività al covid-19. L’africana, tenendo conto dello stato di gravidanza, è stata immediatamente ricoverata, decisione a cui il marito ha opposto non poche rimostranze. 
 
Dopo qualche ora, quando la situazione sembrava essersi tranquillizzata, i due hanno abbandonato l’ospedale. Immediatamente è stato dato l’allarme ed è scattato il piano di ricerche, in particolare a Mondovì dove i due risiedono, ma l’azione delle forze dell’ordine non ha portato ai risultati sperati e la coppia è risultata irreperibile sino alla tarda mattinata di oggi quando, a sorpresa, si è ripresentata all’ospedale di Cuneo.
 
La donna incinta è stata immediatamente ricoverata, mentre il marito ha rifiutato di sottoporsi al tampone e si è allontanato nonostante gli avvertimenti del personale sanitario. Questa volta l’uomo è stato rintracciato nel giro di pochi minuti dalla Squadra Voltante della Polizia di Cuneo, all’altezza di piazzale della Libertà. I poliziotti hanno dunque chiamato un’ambulanza che ha riportato il nigeriano all’ospedale, dove sarà sottoposto al tampone. Con ogni probabilità per loro scatterà la denuncia per aver violato le misure di restrizione volte al contenimento del coronavirus. Rischiano da tre a 18 mesi di carcere. Nel frattempo il personale dell'Asl sta cercando di ricostruire i loro movimenti degli ultimi giorni.

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