E' morto nella serata di ieri, domenica 19 febbraio nella sua casa di Via Negrelli, don Aldo Benevelli, il sacerdote partigiano cuneese fondatore dell'Lvia. Aveva 93 anni.
Nella giornata di domani, martedì 21 febbraio, la salma di Don Benevelli verrà trasferita dall'abitazione presso il Salono d'Onore del Municipio di Cuneo dove verrà allestita la camera ardente.
I funerali si svolgeranno mercoledì 22 febbraio alle ore 15.30 nella chiesa Cattedrale di Cuneo e sarà Monsignor Piero Delbosco (vescovo di Cuneo e Fossano) ad officiarli.
Questo il saluto a Don Benvelli della LVIA, l'associazione da lui fondata:
LVIA tutta intera si unisce ai parenti e a tutti gli amici nella preghiera e nel dolore per la scomparsa di Don Aldo Benevelli, il nostro fondatore.
Come logiche conseguenze del suo coraggioso impegno civico nella Resistenza e della sua profondissima fede cristiana nacquero da don Aldo moltissimi frutti tra cui l’associazione LVIA. Essa nacque dal volontariato di alcuni giovani che cinquant’anni fa don Aldo seppe convogliare nella costruzione di una delle prime ong di area cattolica finalizzata alla solidarietà e cooperazione internazionale attraverso la realizzazione di concreti progetti di sviluppo. Una piccola ma solida risposta concreta come servizio di pace alla grande chiamata che proprio cinquant’anni fa fece Paolo VI con la Populorum Progressio.
Per LVIA don Aldo non fu solo un ottimo aggregatore di persone e maieuta di tante vocazioni all’impegno e alla solidarietà, al dialogo tra culture e religioni, ma fu anche il Presidente/direttore dell’Associazione dalla nascita fino al 1996, gestendo dunque in prima persona la quotidianità di LVIA nelle piccole e grandi scelte tra cui merita ricordare, nei suoi ultimi anni di presidente, l’energia con cui lanciò l’impegno in Albania dal 1991.
Seppe gestire il non facile passaggio di testimone ai successivi presidenti espressi dalla base associativa restando, con discrezione, a fianco di LVIA senza mai venir meno ad un prezioso ruolo di critica costruttiva, fino a poter consegnare, un anno fa, alla “sua” LVIA, il premio dell’Università della Pace.
Il motto da lui scelto per l’anello dei volontari “ut non perdam”, tratto dal cap. 6 del vangelo di Giovanni, è ormai inciso sulle tessere dei nostri soci, scolpito nei nostri cuori e ci unisce ora nella comunione della preghiera e del ringraziamento.
Con questo arrivederci ti assicuriamo, don Aldo, che il servizio di pace LVIA continuerà ad impegnarsi per produrre frutti di giustizia.
Il Presidente LVIA
Ezio Elia