CUNEO - Entra in un recinto per prendere un pony al lazo, finisce in tribunale

La curiosa violazione di domicilio denunciata da un cuneese, residente alle Basse di Sant’Anna: “Mi ha detto soltanto che gli piacciono i cavalli”

a.c. 21/04/2022 17:50

Una violazione di domicilio davvero curiosa quella denunciata da un settantenne cuneese, residente alle Basse di Sant’Anna. Stamani è toccato a lui ricostruirla di fronte al giudice che procede nei confronti di T.D., immigrato di origini africane.
 
L’uomo è proprietario di un fondo a qualche decina di metri dalla sua abitazione, dove tiene alcuni pony. Il terreno, ha spiegato, è circondato da una rete metallica alta poco meno di due metri e ha cancelli con serrature e lucchetti a chiuderne gli accessi. Proprio per questo, nell’agosto dello scorso anno, era stata grande la sua sorpresa nello scoprire che una persona si era introdotta nel recinto: “Il mio vicino mi ha segnalato che uno sconosciuto stava inseguendo i cavalli, sembrava avesse in mano un bastone”.
 
Quando era arrivato aveva in effetti trovato T.D. con una corda in mano, nell’atto di inseguire il più piccolo dei tre pony presenti in quel momento: “Sembrava volesse prenderlo al lazo. Gli ho chiesto cosa stesse facendo, mi ha risposto che stava guardando i cavalli perché gli piacciono”. L’intruso comunque non si era mostrato aggressivo e aveva atteso, senza opporre resistenza, l’arrivo delle forze dell’ordine.
 
L’assistente capo coordinatore Alberto Peira, in servizio alla Squadra Volanti della Questura, aveva risposto per primo alla chiamata della centrale operativa: “Ho trovato il soggetto, un trentenne di colore, seduto in terra all’interno del recinto. L’intero perimetro era recintato e i varchi non erano stati forzati”. Da quanto si è potuto capire, l’uomo si sarebbe introdotto servendosi di una scala che aveva trovato in un vicino capanno, appartenente allo stesso proprietario. La scala era in terra all’arrivo dei poliziotti.
 
In seguito T.D., trovato senza documenti, era stato accompagnato in Questura per l’identificazione e denunciato. Il prossimo 26 maggio si attende la sentenza del giudice.

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