CUNEO - 'Femme fatale' seduceva uomini per... rapinarli

Un'avvenente minorenne adescava uomini sulla cinquantina: una volta a casa (loro) li addormentava e gli rubava tutto con la complicità del fidanzato

Samuele Mattio 20/04/2018 13:46

Una cena a casa in dolce compagnia, con un'alta probabilità di finire a letto. Almeno così credevano le vittime di un raggiro architettato da una giovane ai danni del malcapitato di turno che a letto ci finiva sì, ma per dormire, addormentato da un potente sonnifero somministrato dalla stessa ragazza che credeva di poter portare a letto con lui. Il risveglio aveva risvolti ancor più tragici della serata precedente, in quanto oltre ad essere andato 'in bianco' il pover uomo si trovava con la casa svaligiata.

Queste le modalità di azione criminosa di una ragazzina (non è ancora maggiorenne) che vestiva i panni della 'femme fatale' con la collaborazione del fidanzato venticinquenne, il quale si spacciava per il fratello della giovane, intervenendo nel momento in cui i malcapitati chiedevano conto di quello che era successo. A quel punto il sedicente parente minacciava a sua volta di denunciare le vittime (tutte cuneesi), per essere andati con una ragazza minorenne. Nei fatti era così, ma per le vittime non si profila alcun reato perché la 'lolita' sembrava tutto fuorché una minorenne e sosteneva di avere anch'essa venticinque anni e nulla faceva presupporre il contrario.

I dettagli dell'operazione di Polizia sono stati illustrati nella mattinata di oggi, venerdì 20 aprile, in una conferenza stampa in Questura. I fatti si sono svolti nei due mesi scorsi.

Il vicequestore aggiunto Marco Mastrangelo ha riassunto: “La ragazza si proponeva come amica, ma quando c'era la possibilità di andare oltre questa passava all'azione”. Un modus operandi ripetuto almeno due volte, stando alle denunce, ma secondo il Questore di Cuneo, Giuseppe Pagano, le vittime di 'Bianca' (nome di fantasia) sono state molte di più: “In genere la persona raggirata ha difficoltà ad ammettere la propria ingenuità. Speriamo che leggendo sui giornali che i responsabili sono stati assicurati alla giustizia, altre vittime si facciano avanti e trovino il coraggio di denunciare”.

I colpevoli, accusati di rapina in concorso e di estorsione (solo per il ragazzo) sono stati assicurati alla giustizia grazie “Al coraggio di una delle vittime”, come ha spiegato l'ispettore Giancarlo Floris. Attualmente la ragazza, di origini romene, si trova in una comunità in Toscana, mentre il giovane, di nazionalità albanese, è stato arrestato.

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