CUNEO - Follia in corso Giolitti, irrompe negli alloggi di un condominio dopo un lancio di uova

Momenti di terrore venerdì sera per i residenti, che hanno visto un extracomunitario 40enne “perquisire” le abitazioni: “Non possiamo continuare a vivere così”

Immagine di repertorio

Chiara Carlini 23/09/2023 12:41

A chiamare i carabinieri nella serata di ieri, venerdì 22 settembre, intorno alle 19, sono stati i residenti di un intero condominio di corso Giolitti, ostaggio di un uomo che correva per le scale urlando e battendo i pugni contro le porte degli appartamenti. Sentivano urla furiose provenire dai pianerottoli e poi calci e pugni contro le porte da parte di un uomo sui 40 anni, extracomunitario, che cercava il responsabile di un lancio di uova sulla via. Ci sono stati momenti di terrore per alcuni ragazzini, che hanno aperto la porta ingenuamente e si sono visti entrare in casa l’uomo che voleva perquisire le stanze, minacciando tutti. Urla, pianti e chiamate alle forze dell’ordine che dopo aver identificato il responsabile hanno cercato di calmare la situazione. La situazione di corso Giolitti si fa ogni giorno di più incandescente. Dalle minacce degli spacciatori contro i residenti che chiedono loro di andarsene, alle aggressioni fisiche con tentativi di effrazioni negli appartamenti come reazione ai cartelli e al lancio di uova.
 
“Abbiamo paura. Non possiamo continuare a vivere in questa situazione. Le istituzioni non ci proteggono e ci trattano molto spesso con sufficienza. Arrivano al punto surreale di accusare noi, che ci lamentiamo di avere ubriachi, spacciatori e prostitute sotto casa, di avere pregiudizi. Ma quali pregiudizi? Il problema non è il colore della pelle ma il fatto che vendono droga, sono violenti e aggrediscono a parole e fisicamente chiunque li guardi o chieda di andarsene. Tutelano i delinquenti, con il pretesto dell’integrazione, e abbandonano noi”. Con queste parole P. D., in evidente stato di agitazione ed esasperazione, ci racconta quello che è successo ieri nel palazzo in cui vive con moglie e figlie.
 
Lui è corso a casa dopo aver ricevuto una chiamata dalla moglie che, piangendo, gli ha raccontato di essersi trovata in casa un uomo che urlava e voleva entrare per vedere chi ci fosse nell’appartamento. Con tutte le sue forze è riuscita a spingerlo fuori chiudendogli la porta in faccia. Dagli altri appartamenti urla di terrore e chiamate ai carabinieri che, intervenuti sul posto, hanno identificato i presenti sulla strada e convocato i residenti del palazzo. Questa mattina nella caserma di corso Soleri sono state raccolte denunce e testimonianze e portate le riprese delle telecamere interne del palazzo, che hanno filmato l’effrazione.
 
“Quello che è successo ieri è inaccettabile. Supera ogni immaginazione. Ed è successo a pochi giorni dalla visita della sindaca Manassero che sembrava sminuire una situazione insostenibile e che peggiora di anno in anno - spiega ancora P.D. -. E ci parlano di accoglienza. Con gli spacciatori? Ma si rende conto? Potrebbero essere di qualunque nazionalità e colore della pelle. Non ci interessa. Sono solo criminali che vendono morte davanti addirittura davanti ai licei di Cuneo e aggrediscono i residenti come fossero i padroni della città”. Spacciatori che “operano” ogni giorno alla luce del sole lungo tutta la via che collega la stazione a piazza Europa, come in molte altre zone dell’altopiano. Dal parco della Montagnola a San Paolo senza dimenticare la parte alta di via Bassignano. Dai cartelli di denuncia al lancio di uova di ieri sera, dalle manifestazioni in strada agli appelli alle istituzioni, l’insofferenza dei residenti monta senza sosta, mentre un clima di totale insicurezza si protrae da anni.
 
La prossima settimana, mercoledì, è previsto un incontro con le forze dell’ordine, le istituzioni cittadine e il comitato di quartiere Cuneo Centro. Contro quest’ultimo si alza la voce di un’altra residente di corso Giolitti, V.O.: “Non rappresenta realmente le esigenze dei cittadini, parlano a titolo personale forse per interessi che non capiamo. Non sono i portavoce di chi vive e lavora realmente nell’area di Cuneo Centro. Se vogliono possiamo mandare alla riunione foto e video di cosa succede realmente nelle nostre strade, ma credo che continueranno a guardare il dito mentre noi gli indichiamo la luna”.

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